Chiama il 112: “spari davanti alla chiesa”. Scherzetto costa caro a un 20enne, denunciato
Sono sempre più i ragazzini che per mostrarsi dei bulletti di fronte agli amici chiamano i numeri di emergenza pubblica chiedendo interventi di ogni tipo e, ovviamente, per delle false urgenze.
Ogni giorno accade infatti che le Centrali Operative ricevano telefonate anomale che inevitabilmente, poi, vanno a gravare sul normale coordinamento delle pattuglie delle forze dell’ordine impiegate sul territorio in servizi, invece, utili e di soccorso per cittadini in reale difficoltà.
Richieste fasulle che spesso partono per mano di incauti giovani che non riflettono affatto sulle conseguenze penali a cui vanno incontro per quello che, superficialmente, e ai loro occhi, appare come un innocuo scherzo sfrontato.
Un malcostume che si è ripetuto ieri quando qualcuno ha chiamato il 112 allarmando i carabinieri su delle presunte esplosioni di colpi d’arma da fuoco nei pressi della chiesa di San Gregorio d’Ippona.
La chiamata è stata rintracciata immediatamente dagli operatori della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, che oltre a coordinare l’intervento per l’emergenza, risultata ovviamente falsa, sono riusciti a risalire all’utenza telefonica da cui è partita la richiesta, identificandone l’autore.
Uno scherzo che alla fine è costato caro ad un 20enne del posto che, di fronte all’evidenza dei fatti non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità e che si è beccato così una denuncia.