Operazione “Un posto in prima fila” 4 arresti nel vibonese
Questa notte gli Uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia hanno tratto in arresto 4 persone Stefano Farfaglia 29 anni, Francesco Daniele 25 anni, Angelo David 29 anni e Maurizio Ruffa 30 anni, tutti gravemente indiziati di delitto in ordine ai reati di rapina, furto aggravato, danneggiamento e violazione di domicilio. L’operazione “Un posto in prima fila” – questo il nome dell’attività diretta dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia in collaborazione con il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia e la Stazione Carabinieri di San Gregorio d’Ippona – è scattata alle prime luci dell’alba di oggi ed ha visto impiegato un massiccio dispiegamento di forze da parte degli uomini della Benemerita.
I provvedimenti cautelari eseguiti nella notte dagli uomini dell’Arma sono il frutto di una prolungata attività di indagine condotta dal N.O.R.M. della Compagnia di Vibo Valentia in collaborazione con la Stazione Carabinieri di San Gregorio d’Ippona. L’attività investigativa scaturita da una iniziale denuncia di furto in abitazione, presentata nel giugno scorso da P.D.D. presso la Stazione Carabinieri di San Gregorio d’Ippona, ha successivamente portato gli uomini dell’Arma ad appurare ulteriori circostanze relative alla vicenda inizialmente acquisita.
Secondo le ricostruzioni degli investigatori, nello scorso giugno, infatti, Farfaglia, Daniele, David e Ruffa avrebbero portato a compimento nel Comune di San Gregorio d’Ippona una rapina all’interno dell’abitazione di due cittadini romeni, in quel momento locatari dell’abitazione di P.D.D. e successivamente, previa effrazione della porta d’ingresso, un furto nell’abitazione attigua, sempre di proprietà di P.D.D.
Fondamentale nella ricostruzione dei militari, il riconoscimento di alcune immagini di un sistema di video sorveglianza ed il rinvenimento di alcune armi – avvenuto nel successivo mese di Settembre – sempre a San Gregorio d’Ippona, da parte dei militari del N.O.R.M. della Compagnia di Vibo Valentia. L’esame delle immagini ha così consentito agli uomini della Benemerita – impiegati quotidianamente nel attività di presidio del territorio – di ricostruire le vicende avvenute in precedenza nel mese di giugno e di riconoscerne agevolmente gli autori.