La portano sulla spiaggia e la stuprano a turno, tre 20enni arrestati per violenza sessuale
Un’altra brutta storia che ha visto protagonista, suo malgrado, una ragazza appena diciottenne, violentata da un gruppo di giovani, a loro volta di soli 20 anni, sulla spiaggia, fuori da una discoteca tra l’altro frequentata anche da molti minorenni.
Il fatto risale all’estate scorsa, alla notte di San Lorenzo: il gruppo, composto da tre persone, due ventenni ed un ventunenne, si trovava nella discoteca in una località del basso Ionio reggino, dove era in corso una serata danzante.
Secondo la ricostruzione eseguita dagli agenti della quadra mobile reggina, che ha indagato sull’accaduto, approfittando del fatto che la vittima fosse ubriaca, l’avrebbero portata fuori dal locale, sulla vicina spiaggia, e qui l’avrebbero stuprata a turno.
A lanciare l’allarme, quella sera, erano stati alcuni passanti che accortisi di quanto stesse accadendo avvisarono una pattuglia della Polizia che era in servizio proprio fuori dal locale.
La giovane venne soccorsa e poi portata in ospedale con un’ambulanza e qui sottoposta al protocollo sanitario previsto per le vittime di violenza sessuale.
Le indagini - confluite nell’operazione denominata “Perseidi” - partirono immediatamente con la mobile che eseguì delle sofisticate intercettazioni telefoniche ed ambientali e visionò le immagini dei sistemi di videosorveglianza.
Vennero anche ascoltate persone informate sui fatti e analizzati, tramite del personale medico specializzato, i profili genetici, il DNA in pratica, degli indagati che furono comparati con quelli prelevati alla ragazza in occasione del protocollo eseguito nell’Ospedale.
Sulla base dei risultati ottenuti durante le investigazioni, i magistrati della Procura, titolari dell’inchiesta, sono arrivati oggi a chiedere ed ottenere dal Gip una misura cautelare che ha portato in carcere i tre presunti autori della violenza sessuale di gruppo, che dovranno anche rispondere del reato di atti osceni, dato che lo stupro sarebbe avvenuto sulla spiaggia libera.
Uno dei tre arrestati, un 20enne, è accusato anche di violenza o minaccia: secondo gli investigatori avrebbe infatti minacciato una testimone oculare, poco ore dopo il fatto, affinché non riferisse agli inquirenti ciò che sapeva, suggerendole addirittura cosa avrebbe dovuto affermare qualora fosse stata sentita dalle forze dell’ordine.
Contestualmente il Giudice per le indagini preliminari ha emesso un’altra misura cautelare, quella della presentazione alla Polizia Giudiziaria, a carico di altri tre giovani, due 20enni e un 19enne, a cui si contesta il favoreggiamento personale nei confronti dei presunti autori della violenza sessuale di gruppo: gli stessi non avrebbero riferito agli inquirenti ciò che sapevano in merito all’episodio.
I tre arrestati, dopo le formalità, sono stati portati nella Casa Circondariale locale. Le indagini sono state condotte la dalla Sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e reati sessuali” della Squadra Mobile, e coordinate dalla Procura della Repubblica della città dello Stretto (diretta da Giovanni Bombardieri) in particolare dall’aggiunto Gerardo Dominijanni e dal Sostituto Paolo Petrolo.