Morano Calabro tra storia e leggenda. Ritorna la Festa della Bandiera
E’ iniziato il conto alla rovescia per l’edizione 2019 della Festa della Bandiera, rievocazione storica che riporta in vita a Morano Calabro la battaglia contro i mori, invasori sconfitti. Una tre giorni, con la direzione artistica dell’Associazione Cultour Morano, che dal 17 al 19 maggio vedrà sfilare per le suggestive strade del centro storico un ricco corteo di figuranti insieme ai musici “Arma murani”. Particolare attenzione riservata come ogni anno agli splendidi abiti di nobili e popolani, cuciti secondo i modelli originali di documenti storici ispirati al ‘600 spagnolo, per i quali è in fermento l’arte sartoriale del borgo.
Non solo cavalieri, costumi d’epoca e rulli di tamburo, tra le grandi novità di quest’anno ci sono i trombonieri archibugieri “Senatore” di Cava de’ Tirreni, per la prima volta a Morano, ma soprattutto il riconoscimento del CERS, consorzio europeo che annovera la Festa della Bandiera tra le più importanti rievocazioni storiche.
Un grande appuntamento che interagisce con il pubblico attraverso eventi paralleli come il Morus click, concorso fotografico che impegna gli appassionati di fotografia nell’immortalare i frame più significativi della Festa. E poi le botteghe, i mangiari popolari, l’artigianato locale, la mostra di gioielli del maestro orafo crotonese Michele Affidato e il II Festival del teatro di strada che, dalle 21 alle 24, animerà il borgo con giochi di fuoco, illusionismo, giocoleria e spettacoli per bambini.
Grazie alla sinergia tra istituzioni e cittadini, come ogni anno Morano si prepara ad accogliere centinaia di visitatori. Un lavoro che risulta possibile grazie al patrocinio del Comune ed il contributo dell’ente Parco del Pollino, ma anche grazie al supporto tecnico della Pro Loco, del circuito Borghi più belli d’Italia e di Bandiera Arancione. Un gioco di squadra, quindi, che contribuisce alla riuscita della manifestazione grazie anche all’impegno delle attività commerciali locali e dei singoli cittadini.