Calcio a 5. Il San Giovannello si ritira dai campionati per protesta. Lo sfogo del presidente Bartolomeo

Calabria Sport

Secco e determinato lo sfogo di Alfonso Bartolomeo, Presidente dell’A.S.D. San Giovannello, squadra reggina che milita nel campionato di C2 di calcio a 5, e che amareggiato per presunti errori arbitrali che hanno danneggiato in qualche maniera la sua formazione ha deciso ritirare per protesta le proprie squadre dai campionati

“Adesso basta – scrive Bartolomeo in una nota stampa. Il San Giovannello C/5 dice basta alle ingiustizie arbitrali. Il San Giovannello protesta contro la tracotanza e la discriminazione arbitrale. Il San Giovannello ancora una volta viene sconfitto clamorosamente da un arbitro. Credete che non sia vero? Ed allora provate a chiederlo ai presenti della gara tra Cataforio e San Giovannello valevole per la seconda giornata di ritorno del campionato di c2 girone b. I fatti sono inconfutabili come quelli di Serra San Bruno, allorquando una arbitro, non all’altezza della situazione, ha decretato una sconfitta esterna per i giovani reggini, senza neanche nemmeno accennare in referto, seppur vedendo, dell’invasione di campo finale che non ha permesso più di riprendere il gioco. Già da quella gara avevamo notato che qualcosa non andava. Eppure, dopo le nostre proteste sembrava che qualcosa fosse cambiato”.

“Noi - aggiunge Bartolomeo - abbiamo dato dimostrazione soprattutto in occasione della partita casalinga col Cz lido, dichiarata da tutti ad alto rischio per i fatti successi lo scorso anno, della nostra sportività e di quella susseguente dei ragazzi catanzaresi. Abbiamo più volte ospitato degnamente in casa nostra, sia le squadre avversarie che gli arbitri succedutesi. Abbiamo sempre cercato di tenere un atteggiamento improntato sulla sportività, per far crescere i nostri giovani, che sono tanti in prima squadra. Eppure, sempre una famosa “giacchetta nera”, è riuscita a far perdere la pazienza ad uno dei nostri dirigenti storici, Gianni Agostino, distintosi sempre per correttezza e costretto alle dimissione per evitare di litigare con altri per colpa evidente di arbitraggi incapaci e prevenuti. Puntualmente, però, ci arriva l’arbitro di turno che decide sia giusto espellere negli ultimi 4 minuti ben 4 calciatori incitato dal pubblico locale che si divertiva a vederlo protagonista a favore della squadra di casa”. “In pratica – prosegue la nota del presidente - in un clima assurdo, l’unico modo per battere il San Giovannello di sabato scorso era di sperare nell’arbitro, il signor Agosto di Paola, che praticamente a 4 minuti dalla fine decideva di ribaltare il risultato finale a favore della squadra di casa facendo giocare gli ultimi 4 minuti il San Giovannello sempre in 4 contro 5. La malafede del signor Agosto di Paola era evidente anche perché chiunque del San Giovannello apriva bocca per dire ad esempio “ma non è fallo” veniva espulso. Clamorosa l’espulsione di Falcone che chiedeva (e senza troppo insistere) lumi su un fallo e veniva espulso dal signor Agosto dicendo. “ora mi hai rotto i c…ni vai fuori”. La differenza sta nel fatto che se noi dicessimo all’arbitro la stessa frase saremmo stati espulsi, mentre per l’arbitro c’è un immunità di tipo “parlamentare”. Ci meravigliamo come non ci abbia annullato qualche rete diciamo per “fuorigioco”. Capisco che giocava la seconda contro la terzultima in classifica però, mandare un arbitro pensando che il risultato fosse già deciso, mi sembra assurdo. Le nostre proteste – prosegue la società reggina - sono state comunicate ai vertici arbitrali e di lega calabra a Catanzaro, ma a parte le solite frasi di circostanza, per il resto “nisba”. Poi la ciliegina sulla torta: le batoste delle squalifiche. Non vorrei che si pensasse che stiamo protestando dopo una sconfitta, perché, ad onor del vero, anche in casa abbiamo perso di misura 2 gare consecutive, ma alla fine abbiamo stretto la mano sia agli avversari che agli arbitri. Stavolta no!!! Il signor Agosto di Paola, dopo un’analisi approfondita della gara e dopo le 4 espulsioni decretate a 4 minuti dalla fine con 2 reti di vantaggio in trasferta, dobbiamo dedurre che ha deciso la partita e per questo motivo è chiara la predisposizione dell’arbitro alla slealtà sportiva. E’ chiaro che dentro il “palazzo” non fregherà niente a nessuno, però dico: ma dove si vuole arrivare. E’ meglio ricordare che chi comanda in campo e non lo sa fare, prima o poi solleverà un’insurrezione. Risultati determinati dagli arbitri non colpiscono solo la sportività dei contendenti ma falsano la classifica. Non so come la pensano ora le immediate inseguitrici Ardore, Roccella e Bovalino che grazie al signor Agosto di Paola, si trovano dietro il Cataforio. Ma dopo quello che abbiamo subito da arbitri e giustizia sportiva e per evitare conseguenze ben più gravi delle semplici promesse, preferiamo levare il disturbo. Pertanto il rione San Giovannello, che in tempi passati ha disputato campionati di B e di C e dopo aver conquistato il titolo di campione di Calabria 2008/2009, rappresentando la regione alle fasi nazionali di calcio a 5, ritira per protesta le proprie squadre dai campionati, sperando che questo gesto possa far riflettere i vertici arbitrali, di lega calabra e di giustizia sportiva. Per concludere, salutiamo i pochi arbitri onesti che abbiamo incontrato e vogliamo far riflettere il signor Agosto di Paola, arbitro di calcio a 5 regionale e quelli come lui sul danno che ci hanno determinato, discriminandoci apertamente. Un saluto di vero cuore a tutti gli amici delle squadre di calcio a 5 calabrese. Ai vertici della lega calcio a 5 – conclude Bartolomeo - suggeriamo di non pensare solo alla gestione finanziaria-amministrativa, ma anche a quella umana”.