Movimento per la sovranità: “Viola basket esempio sportivo morto sotto l’indifferenza delle istituzioni”
Sulla notizia dell'esclusione dal campionato di Serie B della Viola Basket, con un tono nostalgico Movimento Nazionale di Reggio commenta: “quante foto avremmo potuto scegliere per rappresentare la Viola; partendo da quella mitica di Bianchi, Campanaro e Hughes, o quella di Dan Caldwell, quella di Bryant, quella stellare di Volkov e Garret fino ad arrivare a quella di Manu Ginobili”.
“Avremmo potuto scegliere – incalza la nota - tanti tra i vari campioni che hanno giocato nella nostra amata città per rappresentare la Viola oggi, ma secondo noi questa è la foto che la rappresenta di più in questo momento; la foto di coach Mecacci e dei suoi splendidi ragazzi, veri uomini che hanno superato difficoltà, hanno dimostrato professionalità, amore per la maglia e per la città”.
“Questi ragazzi avrebbero meritato di vivere i tempi d'oro della nostra città, quelli dove i tifosi, non appena terminava la partita di serie A della Reggina al Granillo, correvano con ogni mezzo a Pentimele al Pala Calafiore per vedere la Viola in A1. Dopo anni di sofferenze i reggini credevano che quei tempi stessero per tornare, magari in serie minori ma è anche vero che si era riacceso quel meraviglioso entusiasmo sportivo attorno a Reggina e Viola... entusiasmo che purtroppo dalla parte della Viola si è spento! Adesso ci si domanda cos'è accaduto e perché non si è riusciti a salvarla così come si era riusciti a salvare la Reggina; la risposta è semplice...non sempre arriva Luca Gallo”!
“La Reggina è stata salvata da un imprenditore Romano che si è poi innamorato di squadra e città ed ha fatto capire a tutti l'importanza di una società sportiva a livello sociale, ma questa storia la sapete bene ed è inutile scriverla ancora...parliamo della Viola: si, la Viola....una realtà sportiva importante x la città sia livello sportivo che sociale ed economico, una società che andava tutelata e custodita dalle istituzioni. Noi non vogliamo entrare in merito a soldi e finanziamenti che si sarebbero potuti dare o non dare, però una domanda la poniamo: perchè Comune, Provincia e Regione non hanno quantomeno vigilato su quello che stava accadendo? Perché nessuna istituzione ha chiesto un incontro con chi di dovere per tutelare un bene come la Viola Basket?” – si chiede il movimento.
“Purtroppo vi è in noi la certezza che nulla si è fatto e la stessa fine sarebbe toccata alla Reggina se non fosse arrivato il Presidente Gallo...un Presidente che è stato ricevuto dal sindaco dopo parecchio tempo e dopo che la Reggina era già al sicuro. Noi crediamo che un vero Sindaco e delle Istituzioni attente avrebbero fissato prima un incontro con chi viene ad investire nella propria città o nella propria regione, per capirne le vere intenzioni e per poi vigilare su come si procede” – continua la nota che termina: “la Viola purtroppo non ha avuto il suo Luca Gallo, la Viola è morta tra l'indifferenza di istituzioni assenti o affaccendate in altri interessi, la Viola adesso giace accanto alle buche nelle strade, accanto alle macerie del Lido Comunale e in mezzo al degrado. L'unica cosa che adesso si può fre e ringraziare Coach Mecacci ed i suoi ragazzi per l'impegno profuso. Reggio’70 vi ringrazia di cuore per l'amore dimostrato verso la nostra città”.