È online “La lista”, il nuovo videoclip del Kantiere Kairòs

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Dopo “Un passo oltre”, inno della Marcia francescana 2017, e “Siamo nati”, dedicato alla serva di Dio Chiara Corbella Petrillo, esce “La lista”, terzo videoclip di un brano tratto dal disco “Il seme” della rock band Kantiere Kairòs. A firmare la regia di questo video, come quello di “Siamo nati”, è Amedeo Greco. “E Tu vuoi dirmi che in realtà non c’è una lista per poter venire alla Tua festa, perché nel Tuo Nome non c’è nome che resti escluso. Tu non vieni per i giusti, no! Tu non vieni per i buoni, no! Tu vieni, Tu vieni per me!”, il cuore della canzone, che si chiude con il simbolo della scalarichiamata come un filo rosso nel video: “Al mio cuore di pietra offri un’alternativa: quella di essere parte di scala che salga fino a Te”.

“La lista è uno dei nostri brani più rappresentativi, sia musicalmente sia per i contenuti in esso racchiusi. Non è un caso, infatti, che sia il primo brano nella track list del nostro secondo lavoro discografico, Il seme”, spiega Jo Di Nardo, chitarrista del gruppo. “Un passo oltre era già uscito prima della pubblicazione del disco, perché la canzone era stata scelta come inno della Marcia francescana conclusa il 2 agosto 2017, mentre l'uscita di “Siamo nati” è venuta dopo l'apertura – lo scorso 21 settembre – del processo di beatificazione di Chiara Corbella Petrillo, alla quale il brano è ispirato e dedicato». La composizione del brano, ricorda Jo Di Nardo, “è stata alquanto “sofferta”, ultimata a piùriprese. Non ci convincevano alcune espressioni, soprattutto musicali, e per arrivare alla forma attuale abbiamo lavorato molto in fase di arrangiamento”.

Ma qual è il messaggio di fondo del brano? “Il tentativo è quello di urlare un forte no a tutti coloro che pensano di essere indegni, di averla combinata troppo grossa per essere perdonati o per potersi sentire figli di un Dio che, invece, viene proprio per noi. Siamo tutti bisognosi di un medico, ma spesso ce ne dimentichiamo perché la società di oggi vuole persone perfette e realizzate, altrimenti non hanno un posto nel mondo. Invece Lui viene proprio per coloro che hanno questa fame di “casa”. Quindi abbiamo chiamato questa canzone “La lista” proprio perché l’amore di Dio è una lista infinita di tutte le sue creature: siamo tutti inclusi”, spiega Antonello Armieri, voce e chitarra del gruppo, autore dei brani.

Nel videoclip la presenza dei 5 membri della band «è più che altro simbolica, a rappresentare luci e ombre (incertezze e speranze) presenti in ogni persona; ci sono soltanto degli accenni agli strumenti, mentre chiaroscuri e immagini soffuse sono il linguaggio visivo che accompagna testo e musica”. Il brano si rivolge anche ai non credenti: “Cerchiamo ovviamente di parlare a tutti, sia a coloro che vedono la possibilità di essere amati come un’eventualità distante perché magari sono i primi a non riuscire a perdonarsi, sia alle persone che sono convinte di cercare una perfezione nel proprio cammino spirituale, avendo l’illusione di sforzarsi per essere buoni, giusti, sani. Ma sappiamo che non è così: il fine della canzone è quello di credere in un amore gratuito che ci viene dato e che include tutti noi feriti, tutte le nostre ferite, affinché Qualcuno le possa guarire. Pensiamo sia necessario oggi parlare in maniera trasversale, perché l’amore è una necessità che riguarda tutti”, conclude Antonello Armieri.