Traffico migranti nel Mediterraneo: arrestati tre pakistani, uno preso a Catanzaro

Catanzaro Cronaca

La Polizia di Stato - in stretto raccordo con il Servizio per la Cooperazione Internazionale - ha concluso una serie ricerche sul territorio nazionale, esguendo un arresto provvisorio per fini estradizionali, emesso dall’Autorità giudiziaria pakistana nei confronti di tre loro connazionali, indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I provvedimenti sono stati convalidati dalle Corti d’Appello con il coordinamento delle Procure Generali competenti.

L’operazione, svolta dagli investigatori del Servizio Centrale Operativo e delle Squadre Mobili di Torino, Catanzaro e Brescia, ha interessato contemporaneamente le stesse tre province, nelle quali i soggetti sono stati localizzati e quindi catturati.

Nel corso dell’indagine sarebbe emerso il coinvolgimento degli arrestati im un traffico di migranti che, partiti dal Pakistan, venivano fatti transitare dalla Libia - sulla rotta del Mediterraneo centrale - per fare ingresso illegale in Unione Europea, in particolare dalle coste italiane e greche.

Il sodalizio criminale sarebbe stato collegato anche a due gravi episodi di naufragio. Il primo avvenuto nel febbraio del 2023 a largo delle coste libiche, quando un barchino in ferro del tutto sprovvisto di dispositivi di salvataggio e di sicurezza, diretto verso il nostro Paese, si ribaltò a causa delle avverse condizioni atmosferiche.

Il secondo, quattro mesi dopo dello stesso anno, in acque Sar greche. In quel caso l’imbarcazione - nell’ambito di un viaggio organizzato dal gruppo - sarebbe partita dalla Libia il 18 giugno ribaltansodi a largo delle coste elleniche di Pylos, causando la morte di numerosi cittadini pakistani.

Inoltre, sarebbe emersa anche la capacità del gruppo e dei tre indiziati, di procurare visti lavorativi in assenza dei requisiti previsti dalla legge, quindi in violazione del “decreto flussi”, per i pakistani entrati illegalmente nell’Unione Europea.