Chiedeva soldi ad impresa del cosentino, arrestato per estorsione
I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di Mario Vigliaturo, 47 anni, ritenuto responsabile di due episodi, uno di estorsione e l’altro di tentata estorsione, aggravati dal metodo mafioso, ai danni di un’impresa appaltatrice di lavori pubblici eseguiti nel comune di San Giorgio Albanese.
Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia di un atto intimidatorio subito dall’imprenditore taglieggiato, dopo che nel mese di maggio del 2018, venne lasciata una bottiglietta contenente del liquido infiammabile sulla pedaliera di un camion aziendale parcheggiato in un’area vicina al cantiere.
Le investigazioni avrebbero portato a ritenere che Vigliaturo, a distanza di un mese dall’atto minatorio, avrebbe avvicinato i responsabili dell’azienda, avanzando la richiesta di una somma di denaro come “regalino per gli amici di Corigliano”.
Nella stessa occasione, l’uomo, approfittando dello stato di soggezione ingenerato nella vittima, alla quale avrebbe detto di appartenere ad un più esteso sodalizio criminale, l’avrebbe costretta a consegnargli del materiale edile che era nel cantiere, dietro la minaccia che, se non gli avesse subito dato quanto richiesto, avrebbe subito delle ritorsioni.
Le indagini hanno poi evidenziato la presunta contiguità di Vigliaturo ad alcuni contesti della criminalità organizzata, tenuto conto delle sue frequentazioni e del suo coinvolgimento in precedenti indagini su cosche della ‘ndrangheta operanti in quell’area.