Usura: 9 arresti tra Calabria, Campania e Basilicata
Sono accusate a vario titolo, di usura aggravata e di estorsione, le nove persone, sei in carcere e tre ai domiciliari, arrestate ieri dai carabinieri. I particolari delle indagini sono stati resi noti a Lagonegro (Potenza), nel corso di un incontro con i giornalisti. Le nove ordinanze sono state emesse dal gip di Lagonegro, Lucia Iodice, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Greco: le indagini, coordinate dal comandante della compagnia di Lagonegro, Luigi Salvati Tanagro, sono durate circa quattro mesi. Gli arrestati applicavano tassi di interesse fino al 300 per cento, oppure pretendevano la restituzione del debito contratto in tempi brevissimi, realizzando un vero e proprio "sodalizio usuraio" nei confronti di commercianti lucani e calabresi.
Quattro delle nove persone arrestate, tra cui un uomo di 75 anni di Tortora (Cosenza), accusato di tentata estorsione, venivano informate delle condizioni economiche dei commercianti, e poi offrivano loro denaro per far fronte alla crisi o alle spese correnti: quando i negozianti non riuscivano a restituire il debito contratto, consegnavano agli usurai oggetti d'oro, d'argento o pietre preziose, fino a un valore di 150 mila euro, o documenti con i quali si impegnavano alla cessione di immobili. Accertati prestiti per un valore complessivo di circa 500 mila euro.