Riforma art. 41: Bertinotti, il mercato domina su tutto
L'ex presidente della Camera e segretario del Prc, Fausto Bertinotti, intervenendo oggi ad un dibattito svoltosi l'Università' della Calabria, ha parlato della possibile riforma dell'articolo 41 della Costituzione. "Il lavoro era il fondamento dei diritti, - ha detto - adesso invece o il lavoro o i diritti, vengono messi in alternativa. Il mercato domina su tutto - ha detto ancora Bertinotti - e un'intera generazione e' condannata alla disoccupazione e alla precarietà e la democrazia e' stata svuotata. Viviamo in una societa' oligarchica e facciamo finta di vivere nella democrazia". Bertinotti ha detto anche che "da un lato la pratica di Marchionne della messa in discussione dei contratti e dall'altra l'ispirazione del Governo di mettere in discussione l'articolo 41 della Costituzione, sono due facce della stessa medaglia. L'articolo 1 dice che la Repubblica e' fondata sul lavoro, e l'articolo 41, in maniera complementare, afferma che l'iniziativa privata e' riconosciuta a condizione che abbia un carattere sociale. Se uno vuol modificare l'articolo 41, vuol modificare anche l'articolo 1, perché stanno insieme. Quello che e' accaduto di fatto, - ha concluso l'ex Presidente della Camera - si vuole che diventi anche diritto: l'uomo diventa merce e il mercato sovrano assoluto". "Io ho sempre pensato che la tassa patrimoniale fosse una condizione minima di equità sociale. Oggi la crisi impoverisce tanta gente ed e' scandaloso che ci siano tante ricchezze non tassate". E' il pensiero di Bertinotti, che stamattina ha presentato all'Università' della Calabria il suo libro "Chi comanda qui? Come e perché si e' smarrito il ruolo della Costituzione". "La Costituzione Italiana e' secondo me il punto più alto che ha raggiunto il pensiero costituzionalista nel mondo: ha dentro l'idea che la democrazia e' la tendenza all'uguaglianza, e questo e' modernissimo. Il punto e' che la realtà sta uscendo dalla modernità per ritornare al Medioevo". Presenti, insieme Bertinotti, il rettore dell'Ateneo, Giovanni Latorre, e la deputata del Pd Doris Lo Moro. "Quando si dice, come si dice sempre, - ha aggiunto Bertinotti - che le misure sono ineluttabili, nelle politiche economiche, o sociali o aziendali, vuol dire che non c'e' più la democrazia. La democrazia e' la possibilità di scegliere, da parte del popolo, tra una soluzione e un'altra. Se ce n'e' una sola, vuol dire che siamo in un altro regime".