Immigrazione, neonata venduta. nel processo di Appello tre assoluzioni
Tre assoluzioni e due riduzioni di pena: si è concluso con una sostanziale riforma della sentenza di primo grado il processo per la compravendita di una neonata a Catanzaro emersa nell'ambito dell'inchiesta Balkan gate condotta dalla Dda di Catanzaro contro un presunto gruppo dedito alla tratta di esseri umani. La Corte d'assise d'appello di Catanzaro ha assolto la presunta acquirente, Maria Paola Sarpi, che in primo grado era stata condannata a due anni di reclusione; Viktoriya Ivanova Lukanova e Vincenzo Parrotta, condannati in primo grado ad otto mesi di reclusione ciascuno per avere partecipato, a vario titolo, alla compravendita. La Corte ha poi ridotto la condanna inflitta ai genitori della bambina, Mariana Hristova Dilova e Todorov Dilo Dilov, da due anni ad un anno e quattro mesi di reclusione ciascuno. Per la bambina è adesso in corso l'iter per l'adozione. L'originale imputazione di riduzione in schiavitù era stata riqualificata in violazione della legge sulle adozioni già durante il processo di primo grado.