Conto alla rovescia per Green Goat, il festival dello stoner

Reggio Calabria Tempo Libero

È iniziato il conto alla rovescia per il Green Goat Fest, appuntamento stoner che nel reggino non si organizza da lustri e promette di farsi ricordare. Creatura nata dalla collaborazione fra la Green Goat Society, la Cheap Trills e il Frantoio delle Idee, il festival promette di far contenti gli appassionati e conquistare chi non lo è ancora. Sabato 1 giugno, dalle 22. saliranno sul palco del Frantoio delle Idee a Cinquefrondi i reggini Carcaño, i milanesi Giöbia e i livornesi Mr. Bison.

Tre band provenienti da tre punti diversi della penisola, tre modi di interpretare lo stoner, un unico obiettivo: buttare giù il palco del Frantoio. Giovani per formazione (no, di età no), i Carcaño “sono l’esempio di cosa può succedere se si esagera con l’alcol. Il progetto iniziale era quello di avviare un'attività casearia, ma si ritrovano con gli strumenti in mano a fare bordello”. Parola loro, ma l’Ep omonimo che hanno tirato fuori un anno fa dice che è bene che lascino stare i formaggi e continuino a suonare, perché hanno parecchio da dire.

Dei milanesi Giöbia si è detto che sono “splendidi come il racconto di uno sciamano extraterrestre”. Sui palchi dal ’94, tornano in Calabria a dieci anni dall’ultimo concerto. In mezzo, tour e successi internazionali che li hanno resi una garanzia della psichedelia italiana. Per Heavy Psych Sounds Records, hanno da poco ripubblicato il loro ultimo album 'Magnifier', e sono al lavoro per il nuovo album in uscita quest'anno.

Chiudono la serata i Mr. Bison, trio atipico – due chitarre e batteria –in grado di creare un muro di suono che non fa sentire per nulla la mancanza del basso. Propongono uno stoner rock “diretto e senza fronzoli”, dice di loro la critica, e dal 2009 ad oggi lo hanno portato in giro ininterrottamente per Italia ed Europa, e persino oltreoceano, con un tour statunitense di 10 date sulla East Coast. Il loro ultimo lavoro è 'Holy Oak', edito per Subsound Records.