“Atavici ritardi per la depurazione, situazione grave”: interrogazione di Nicolò

Calabria Politica

Il consigliere regionale e coordinatore provinciale di FdI a Reggio Calabria Alessandro Nicolò rende noto di aver depositato, in Consiglio regionale un’interrogazione con richiesta di risposta scritta “in ordine agli interventi afferenti il settore della depurazione”.

“Nonostante le ingenti risorse finanziarie finalizzate al risanamento delle ataviche problematiche del settore della depurazione – si afferma nel documento presentato da Nicolò alla Presidenza dell’Assemblea - a tutt’oggi si riscontra una situazione di grave criticità ascrivibile al malfunzionamento degli impianti, insufficiente manutenzione degli stessi, oltre che mancato smaltimento dei rifiuti prodotti costituiti principalmente da fanghi di depurazione e sversamento incontrollato di liquami”.

“La situazione – afferma l’esponente politico – determina gravi conseguenze sul piano ambientale, con effetti negativi per la salute pubblica della comunità”. Nicolò ribadisce, inoltre di aver “mediante precedenti atti di sindacato ispettivo, più volte denunciato la situazione emergenziale, sollecitando interventi urgenti al fine di sanare il sistema depurativo regionale e circoscrivere le conseguenze pregiudizievoli arrecate all’ambiente e alle potenzialità turistiche dell’intero territorio costiero” e chiede al presidente della Giunta, Mario Oliverio, di “conoscere quali interventi sono stati effettuati e quali si intendono esperire in merito”.

“Bocciato clamorosamente dall’Unione europea e messo sotto accusa dal Parlamento nazionale, il sistema di depurazione calabrese – afferma Nicolò – continua a perdere acque fetide e maleodoranti. Eppure, correttamente e con la necessaria fermezza – sottolinea il consigliere regionale – avevamo lanciato in tempo negli anni scorsi precisi e documentati allarmi in proposito con ripetute interrogazioni".

"L’aspetto più grave e sconcertante – evidenzia ancora Nicolò – è che la risposta alla mia interrogazione c’è già. Ed è sconfortante. L’hanno fornita gli stessi vertici amministrativi in sede di audizione parlamentare ammettendo ufficialmente che in questi ultimi quattro anni non è stata realizzata concretamente nessun’opera, malgrado una mole notevole di interventi pianificati e programmati, con 160 milioni di euro stanziati, più 45 milioni di fondi Por. Ci sono solo impegni di spesa, studi e interventi definiti, convenzioni con oltre cento Comuni, ma in quattro anni nessun lavoro concreto è ancora partito”.