Trebisacce, il Comune avvia il servizio civico

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Il Comune di Trebisacce ha promosso l’iniziativa “Servizio Civico”, approvandone in Consiglio Comunale lo specifico regolamento. Il Servizio Civico consta di una serie di attività volte a rimuovere le situazioni di bisogno e disagio individuale, familiare e sociale che impediscono l’armonico sviluppo della persona umana.

Attraverso questa iniziativa l’Amministrazione comunale potrà procedere ad offrire una concreta risposta alle esigenze di quei cittadini riconosciuti sprovvisti di adeguati mezzi e privi di occupazione, chiamandoli a svolgere attività e servizi di pubblico interesse e utilità, favorendo così l’integrazione e l’inclusione sociale, il mantenimento di un ruolo all’interno del tessuto cittadino e la partecipazione alla vita comunitaria.

Il Servizio Civico Comunale è quindi una misura di contrasto al disagio socioeconomico che colpisce con sempre maggiore incisività la nostra realtà quotidiana e costituisce una forma di assistenza alternativa alla mera erogazione di contributi economici. Tale misura è destinata a soggetti residenti nel Comune di Trebisacce, in possesso di un’attestazione ISEE non superiore ai 15.000,00 €, che versano in stato di disoccupazione e in effettiva condizione di disagio socio economico tale da configurare il rischio di emarginazione sociale.

I destinatari del contributo saranno coinvolti all’interno di un “percorso d’aiuto”, della durata di sei mesi, teso a superare suddetto disagio, che si comporrà di tre step: una fase di valutazione preliminare, la predisposizione di un piano individuale di assistenza e la verifica finale degli impegni assunti, finalizzata ad attestare un reale recupero delle capacità lavorative residue nei soggetti beneficiare del progetto. I soggetti ammessi al Servizio civico, eserciteranno attività di interesse generale, per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche, e di utilità sociale. Tale misura di contrasto al disagio sociale è alternativa al reddito di cittadinanza, per tanto chi già beneficia del reddito di cittadinanza non potrà partecipare alla richiesta di contributo per il Servizio Civico.

“Il Servizio civico è una risposta concreta per coloro che vivendo in condizioni socio economiche gravi, chiedono aiuto – ha dichiarato l’assessore alla Sanità Pino Campanella, che del progetto è stato promotore – ma che non cercano assistenzialismo ma una possibilità reale per rimettersi in gioco, per reinserirsi nella società, per riprendere un ritmo lavorativo che li ponga di fronte a graduali responsabilità. Al tempo stesso è un’opportunità per dimostrare che anche se la vita a volte ci porta a commettere errori o ci condanna a momentanee situazioni in cui non riusciamo ad esprimere tutte le nostre potenzialità, ci può essere una nuova occasione per dimostrare il nostro valore e ricominciare. La cura dei cittadini, anche sotto questo profilo sociale e sanitario, è compito di un’amministrazione che sceglie di avere un rapporto concreto e diretto con il tessuto sociale che è chiamato ad amministrare”.

“Con questa misura – ha sottolineato il sindaco Franco Mundo – noi vogliamo, ancora una volta, pensare alle fasce più deboli della popolazione, creando un’opportunità di riscatto e allo stesso tempo di sostegno alle famiglie, dando dignità alle persone. Certo, non possiamo pensare di risolvere il problema della mancanza di lavoro, ma il Servizio Civico costituisce sicuramente un elemento cui far riferimento per alleviare stati di indigenza economica ponendo le proprie capacità al servizio della città e dei cittadini”.