Fiume Crati, Abate (M5S): “a luglio partono i lavori per la messa in sicurezza”
“Ho appreso in via informale che a luglio partiranno i lavori di messa in sicurezza del tratto dell’argine del Fiume Crati interessato da una rottura lo scorso novembre che ha portato all’allagamento delle contrade di Thurio e Ministalla di Corigliano Rossano”.
Lo rende noto Silvana Abate del M5S aggiungendo che “si tratta dell’intervento di 1,2 milioni di euro di cui avevo dato comunicazione nei mesi scorsi dopo la mia visita in Regione per parlare proprio del problema degli argini del Crati, e di cui è responsabile l’ingegnere Domenico Pallaria, del Dipartimento di Presidenza oltre che del settore “Ambiente e Territorio”, e che riguarda il tratto degli argini che vanno dal vecchio tracciato della Statale 106 (Ponte di Apollinara) fino alla zona poco antecedente a quella di Thurio dove si è registrata l’esondazione di novembre”.
“Dal confronto – rammenta la senatrice pentastellata - era emerso che su tutta l’area dell’asta fluviale del Crati compresa tra la Sibaritide e Corigliano Rossano è previsto anche un altro intervento che andrà in appalto entro fine anno, per la somma di 7 milioni e 800 mila euro di cui è responsabile, invece, dell’ingegnere Carmelo Gallo, Commissario Straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria. Tengo molto a cuore la questione delle 60 persone evacuate dopo l’alluvione e seguo da vicino ogni sviluppo” – afferma ancora.
“Anche la visita di oggi sull’argine fatta dall’ingegnere Carmelo Gallo e dall’assessore regionale Roberto Musmanno, - informa ancora Abate - segue l’interlocuzione avuta con la Regione nelle scorse settimane. L’ultima volta ci siamo sentiti proprio sabato scorso, sia per telefono sia quando ho scritto una mail all’ingegnere Pallaria e alla Protezione Civile nazionale - di cui allego copia - per avere sia novità sull’intervento da 1 milione e duecentomila euro sia per avere novità sulla pratica e sui fondi per la calamità naturale e sull’installazione dei rilevatori per la sorveglianza idraulica, strumentazione tecnica come sensori pluviometri e idrometrici che segnalano l’anomalo aumento della portata idrica, avvisando i residenti con diverse ore di anticipo sulla possibile esondazione del fiume in modo da poter mettere in salvo vite umane ed animali”.
“Oltre queste notizie informali che ho ottenuto in mattinata aspetto da parte loro una risposta formale di cui, come sempre, darò notizia ai cittadini. Sto seguendo da novembre la vicenda insistendo affinché – conclude - si raggiunga l’obiettivo evitando che cali in silenzio come in tutte le altre cose che, poi, magicamente, per alcuni, tornano d’attualità solo in campagna elettorale”.