Beni culturali: 12 giovani in campo per recupero opere d’arte
Prende forma il progetto di "Catalogazione e recupero del patrimonio mobile" nell'ambito dell'Accordo di Programma Quadro "Beni e Attività Culturali per il territorio della Regione Calabria" che entra nella sua piena fase esecutiva. Questa mattina il Soprintendente per i Beni storici artistici ed etnoantropologici della Calabria, Fabio De Chirico, ha voluto incontrare la stampa per rendere noto l'impiego di 12 giovani per il recupero di circa 300 opere d'arte, che adesso giacciono in laboratori di restauro, quasi dimenticati. La Regione Calabria, nel 2007, aveva individuato la Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Calabria, diretta dall'architetto Francesco Prosperetti, come soggetto attuatore dell'intervento. Due milioni di euro e' l'ammontare del finanziamento (Fondi FAS delibera CIPE numero 84 del 2000, riprogrammato e approvato con decreto numero 146 del 20 dicembre 2007) per il recupero, restauro e valorizzazione di un ingente patrimonio storico-artistico proveniente da tutto il territorio regionale. Oggi un team composto da dodici giovani laureati, che in questi anni hanno talvolta gia' collaborato con la Soprintendenza in maniera volontaria, e' stato incaricato di supportare il progetto nella sua fase di esecuzione. Un progetto che durerà un anno e mezzo e che servirà a catalogare e pubblicizzare circa 300 opere d'arte, alcune in attesa di restauro da 30 anni. "Ho voluto coinvolgere questi giovani per le loro professionalità straordinarie, nei diversi aspetti, sia per quanto riguarda la catalogazione, sia per quanto riguarda la diagnostica e l'aspetto allestitivo", ha detto De Chirico, che ha anche annunciato di voler poi realizzare delle mostre dedicate in ogni provincia della Calabria. Tra le opere da catalogare, dipinti, manufatti lignei, paramenti ecclesiastici e un arazzo. Di grande rilievo e di estremo interesse, il dipinto, olio su tela, raffigurante "La Madonna col Bambino e Santi", capolavoro di Giovan Battista Caracciolo, detto Battistello, proveniente dalla cattedrale di Stilo. Ma anche dipinti di Enrico Salfi, "San Francesco di Paola" e "San Pietro", datati e firmati, risalenti ai primi del Novecento.