Sogas. Bancarotta e false comunicazioni, assolto l’ex Cda Antonio Barrile

Reggio Calabria Cronaca

È stato assolto per “non aver commesso il fatto” dalle accuse di false comunicazioni sociali e bancarotta impropria per l’anno 2011, Antonio Barrile, ex componente del Consiglio d’Amministrazione della Sogas. Questa la decisione del Gup, Pasquale Laganà, nell’ambito del processo celebrato con rito abbreviato.

Barrile, infatti, è l’unico tra gli ex amministratori della società, ora fallita e che gestiva l’aeroporto reggino “Tito Minniti”, ad aver scelto questo procedimento e che oggi gli ha dato ragione.

Il magistrato, dopo gli interventi finali del pm Marco Lojodice e dei suoi difensori, gli avvocati Aldo Raffaello Abenavoli e Vincenza D'Amico, ha dato lettura del dispositivo della sentenza.

L’indagine a carico di Barrile e di altri nove componenti del Consiglio di Amministrazione e membri del Collegio Sindacale pro-tempore della Sogas, era partita nel 2017 (LEGGI).

L’ipotesi dell’accusa era che avessero riportato dei dati non veritieri nei bilanci della società dal 2011 al 2013. Si contestava a tutti una presunta esposizione falsa dei cosiddetti proventi straordinari, che avrebbe permesso all’azienda di evitare un risultato d’esercizio negativo nel 2011 e 2012 e di rilevare, per il 2013, una perdita inferiore a quella effettiva, ma anche di evitare un’eventuale revoca della concessione della gestione aeroportuale e di conseguire un profitto ingiusto derivante dal mantenimento in vita della stessa azienda, oramai decotta.