Allarme Aethina tumida, arnie infestate: denunciati sei apicoltori
Nelle ultime settimane, sei apicoltori provenienti da Laureana, Serrata, San Pietro di Caridà e Gioia Tauro, sono stati denunciati per l’inosservanza delle norme a tutela degli alveari, che ha condotto all’infestazione delle arnie da parte del temibile parassita Aethina Tumida.
I Carabinieri Forestali delle Stazioni di Laureana e Cittanova, coadiuvati da militari del Comando Regione di Reggio Calabria, hanno multato e defeito all’Autorità Giudiziaria gli apicoltori sequestrando anche diverse decine di arnie ed emettendo sanzioni per un importo complessivo di oltre 21 mila euro.
L’insetto, di origine africana, è molto pericoloso per gli allevamenti apiari poiché si riproduce all’interno degli alveari. Nella fase larvale può distruggere l’intera colonia nutrendosi della covata, divorando e contaminando il miele causandone la fermentazione, fino ad arrivare alla completa distruzione e all’abbandono dell’arnia di tutta la colonia.
Impupandosi nel terreno ne fuoriesce l’adulto che volando può colonizzare, ripetendo il ciclo, altre arnie nei dintorni e fino ad un raggio di 10 km.
La normativa statale infatti prevede la registrazione alla Banca Dati Apistica Nazionale per chiunque detenga alveari, così come deve essere segnalato ogni movimento delle arnie sul territorio, previo controllo sanitario da parte del servizio veterinario dell’Asp di zona.
Mentre un’Ordinanza Regionale (la n. 94 del 19/09/2014) ha istituito una “zona di protezione” estesa 20 km dal punto di rinvenimento del primo focolaio di infezione, ed una “zona di sorveglianza” nella parte restante del territorio regionale, comprendente una serie di divieti, controlli sanitari ed adempimenti differenziati per gli operatori del settore.