Lamezia. Concluso iter che affida il Teatro Grandinetti e Costabile alle associazioni lametine
Il Teatro Grandinetti e il Teatro Costabile tornano nella disponibilità delle associazioni lametine grazie alla firma di una lettera in cui ieri al Comune di Lamezia Terme la terna commissariale, nella persona del prefetto Alecci, ha dato il via libera per le stagioni teatrali per l’annualità 2019-2020.
Erano presenti all’incontro i rappresentanti delle associazioni culturali della città Aurelio Pollice per Ama Calabria, Nico Morelli per I Vacantusi e Pierpaolo Bonaccurso per teatrop.
Un documento necessario per consentire alle stesse, entro il 30 giugno, la presentazione alla Regione Calabria delle programmazioni relative alla terza annualità del progetto Por Calabria 2017-2010 nell’ambito degli interventi tesi a valorizzare i luoghi di interesse storico e archeologico con la qualificazione e il rafforzamento dell'offerta culturale di cui Ama Calabria, I Vacantusi e teatrop risultano beneficiari del finanziamento triennale.
Un risultato positivo che la città attendeva da molto tempo e che è stato reso possibile grazie alla volontà e alla determinazione del segretario comunale Maurizio Ceccherini coadiuvato e supportato costantemente dalla dirigente Nadia Aiello e dalla terna commissariale. La vicenda che aveva portato alla chiusura del Teatro Grandinetti era iniziata oltre un anno fa, arenandosi su questioni di ordine burocratico-legale che, nonostante incontri, rassicurazioni e attestazioni di disponibilità si era risolta in un nulla di fatto. Con la determinazione n. 48 del 10/06/2019, la terna commissariale del Comune di Lamezia Terme ha provveduto all’acquisizione dell’opera edilizia abusiva ubicata alle spalle del Teatro Grandinetti, in via Loriedo insistente su un’area appartenente a più proprietari - che costituiva motivo ostativo per la piena agibilità del bene - per “prevalenti interessi pubblici”.
Il 13 novembre 2018, con l’ordinanza n. 206 era stato notificato un provvedimento di demolizione dell’abuso edilizio mai ottemperato. Pertanto trascorsi i 90 giorni dall’ingiunzione, visto che i responsabili dell’abuso non hanno provveduto alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi, l’area in cui insiste il manufatto (33 mq.) più l’area circostante moltiplicata 10 volte quella strettamente circoscritta all’abuso edilizio (333 mq.), secondo le normative vigenti, sono state acquisite di diritto, gratuitamente, al patrimonio comunale. Rimosso l’ostacolo che, di fatto impediva l’utilizzo dell’uscita di emergenza del teatro e, di conseguenza, il rilascio della piena agibilità del bene da parte degli organi competenti, il Teatro Grandinetti viene così restituito alla fruizione della collettività e di tutti gli operatori culturali.
Una dimostrazione di politica attiva e fattuale che riconsegna alla città due beni di forte valenza simbolica in quanto testimoniano, da sempre, il bisogno di incontrarsi, ritrovarsi, sentirsi una “comunità” anche nella condivisione di una esperienza emozionale quale può essere quella degli spettacoli dal vivo. Come segno di ringraziamento per il lavoro svolto e l’impegno profuso, Nico Morelli, presidente dell’Associazione Teatrale “I Vacantusi”, ha voluto omaggiare il commissario prefettizio Francesco Alecci, il segretario comunale Maurizio Ceccherini e le dirigenti Nadia Aiello e Alessandra Belvedere con le maschere in ceramica simbolo della rassegna teatrale “Vacantiandu”.