Nel cosentino i migranti inseriti nel tessuto sociale per il progetto “Rifugiamoci”

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I colori del Mediterraneo che li ha traghettati nel nuovo mondo, quelli della nostalgia, le sagome della consapevolezza di sé e le sfumature a raccontare il presente in evoluzione. E’ la mostra curata dai minori non accompagnati coinvolti nel progetto “ L’Arte di conoscersi in cantiere” che ha suscitato curiosità e dibattito a Mendicino in occasione della giornata internazionale del rifugiato. L’iniziativa promossa dal Delfino ha coinvolto gli ospiti dei Cas e gli Sprar della Presila e del Savuto. Il torneo di calcio all’insegna dell’integrazione e l’arte come linguaggio universale.

Presenti i rappresentanti dei comuni di Mendicino, Castiglione Cosentino, Dipignano, Celico, Casali del Manco, Figline Vegliaturo e Domanico. E’ stata la presidente di PartecipaAzione Onlus Vittoria Paradiso a presentare il progetto“ L’Arte di Conoscersi in Cantiere”, finanziato dal Ministero dell’Interno, con risorse del fondo Asilo Migrazione e Integrazione Fami 2014-2020, e dalla Comunità europea, progetto realizzato dal Comune di Mendicino, soggetto beneficiario, in coprogettazione con le associazioni: PartecipaAzione onlus e Porta Cenere.

“L’integrazione è possibile- ha detto-lo dimostra il percorso dei ragazzi impegnati nei laboratori di teatro, pittura, negli incontri con le realtà del territorio previste dal progetto” “ La mostra itinerante- ospitata nei giorni scorsi a Rogliano- approderà nei comuni e nelle associazioni che insieme a noi vogliono condividere l’esperienza dell’accoglienza” Dagli interventi dei rappresentanti istituzionali il messaggio in controtendenza “la consapevolezza che i migranti sono accettati e inseriti nel tessuto sociale dei paesi. “Rifugiamoci” questo il titolo dell’iniziativa è stato evento di disseminazione di culture.