‘Ndrangheta in Emilia. Scatta la confisca per imprenditore: sigilli a beni per 1mln
Ammonta a un milione di euro il totale dei beni confiscati all’imprenditore Gaetano Blasco, ritenuto come un noto esponente della ‘ndrangheta in Emila Romagna ed attualmente detenuto.
Il provvedimento, eseguito dalla Dia di Firenze su richiesta del Tribunale di Bologna, arriva dopo il sequestro effettuato lo scorso dicembre (LEGGI) e, di fatto, sottopone Blasco anche alla sorveglianza speciale per cinque anni con l'obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
L’uomo, nato a Crotone e trasferitosi a Reggio Emilia negli anni ’90, si sarebbe affermato negli ambienti della criminalità organizzata dell’Emilia Romagna fino al 2015, anno in cui è stato arrestato nell’ambito dell’operazione Aemilia (LEGGI), nell'ambito della quale è stato accusato a vario titolo di associazione di tipo mafioso e altri atti criminali aggravati dal metodo mafioso, come incendi, estorsioni, usura e violazioni tributarie, per i quali ha ricevuto condanne per 38 anni complessivi.
Le indagini condotte dalla Dia sul conto di Blasco e dei suoi familiari, coordinate dal Sostituto procuratore della Dda di Bologna Beatrice Ronchi, confermate tra le altre cose anche dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, avrebbero consentito di fare luce sul patrimonio immobiliare e finanziario che per gli inquirenti sarebbe sproporzionato rispetto alle capacità reddituali dichiarate.
Complessivamente la confisca ha riguardato quattro società, un immobile a Reggio Emilia, sette beni mobili registrati e nove rapporti bancari tra conti correnti, libretti di deposito e dossier titoli.