Salvato nido di tartaruga marina a Capo Colonna: 97 le uova recuperate dal Wwf

Crotone Attualità

I frequentatori di un lido che si trova a Capo Colonna, in piena Riserva Marina di Isola di Capo Rizzuto, hanno lanciato l’allarme, la sera del 15 luglio alla vista di una tartaruga marina che con molta difficoltà cercava di deporre le uova appena uscita dall’acqua.

L’allarme è stato raccolto prontamente dal gruppo di volontari e biologi dell’organizzazione aggregata del Wwf Crotone, che da anni gestisce un campo di educazione ambientale e dalla O.A. Wwf di Catanzaro, entrambe operative da settimane nelle aree costiere di competenza.

L’equipe di protezionisti è infatti impegnata nelle operazioni di monitoraggio e tutela dei nidi di Caretta caretta, nell’ambito del Progetto “TartAmar del Wwf Italia, finanziato con fondi Por Fesr Fse 2014/2020 della Regione Calabria. Il progetto ha proprio lo scopo di favorire tutte le condizioni necessarie per il migliore successo riproduttivo di una specie minacciata (e la cui conservazione è considerata prioritaria a livello Europeo), attraverso la ricerca dei nidi, la loro messa in sicurezza ove necessario, e campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui problemi che riguardano la sopravvivenza della Caretta caretta, non ultimo la insostenibile presenza di plastiche nei nostri mari.

Provvidenziale pertanto si è rivelato l’intervento dei volontari del Wwf, regolarmente autorizzati dal Ministero dell’Ambiente ad operare sulle Tartarughe, visto che le uova giacevano a una quarantina di cm sotto la sabbia, ma già completamente immerse nell’acqua, fatto che ne avrebbe certamente compromesso lo sviluppo embrionale. Le novantasette uova, una per una, e con estrema delicatezza, sono state perciò prelevate e trasferite con tutti gli accorgimenti che il caso prevede, in un nido “artificiale”, ad una distanza di sicurezza dalle onde. La speranza di tutti è che, ultimato il normale periodo di incubazione, che durerà una sessantina di giorni in media, le tartarughine possano sgusciare tranquillamente e ricevere, questa volta a tempo debito, il loro battesimo del mare.