Mendicino. Palermo: “tributi minori, nostro operato ha messo a tacere sterili polemiche”

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“Nel 2016 – ad un anno dall’insediamento della prima amministrazione Palermo – la Corte dei conti invitò formalmente il Comune ad introdurre i cosiddetti “Tributi minori” tra cui i passi carrai, l’imposta pubblicitaria e le pubbliche affissioni, a causa della situazione debitoria ereditata da chi aveva governato in precedenza”.

“Mi stupisce la scarsa memoria di chi oggi è all’opposizione e ci chiede di abolire una tassa che abbiamo dovuto inserire per colpa loro quando erano alla guida della città, creando debiti su debiti” - dichiara Antonio Palermo che interviene sulla richiesta della minoranza di voler abolire la tassa sui passi carrai.

“La precedente amministrazione, - aggiunge Palermo – della quale facevano parte Gervasi, Reda e Vena, ha lasciato una situazione debitoria tale che la Corte dei conti ci obbligò a introdurre questi tributi. Ora, nel percorso faticosissimo di risanamento che anno dopo anno stiamo portando avanti, tra milioni di euro da ripianare, sempre minori entrate da parte dello Stato e la difficoltà dei cittadini di onorare puntualmente i tributi locali, siamo riusciti su proposta dell’assessore al Bilancio e di tutta la maggioranza ad evitare l’applicazione dei passi carrai per i motivi tecnici emersi in fase di verifica dell’emissione del canone, sbugiardando chi per un’intera campagna elettorale ha giocato sulla pelle dei cittadini generando paure e seminando rancore. Dunque, nonostante un’opposizione opportunista, miope, sterile, populista e demagogica, - termina la nota - noi andiamo avanti per la nostra strada nell’esclusivo interesse della nostra città e dei nostri cittadini”.