Rossanese calcio: ancora una debacle fuori casa
Ancora una sconfitta esterna, quella di ieri pomeriggio sul campo dell’Acireale, per il glorioso sodalizio rossoblù che fa rimanere la squadra del presidente Alfonso Guerriero nei bassifondi della classifica nel campionato di serie “D.” La Rossanese, infatti, attualmente occupa la terzultima posizione con soltanto 21 punti all’attivo dopo la 26esima giornata nel massimo torneo dilettantistico nazionale. Una situazione, dunque, deficitaria che purtroppo ha allontanato il pubblico delle grandi occasioni, il quale ogni domenica affollava le gradinate dello stadio comunale “Stefano Rizzo” di Viale Sant’Angelo. Da sottolineare, però, l’amore profondo di alcuni irriducibili della “Brigata Bizantina,” capeggiata da Tommaso Salone, i quali sono sempre presenti ed in prima linea a sostenere la propria squadra del cuore anche in un momento critico come questo. Un atto d’amore nei confronti del club calcistico locale che, in modo particolare, deve far riflettere quanti vogliono bene alle sorti della Rossanese calcio, affinché in molti possano impegnarsi, con tutti i mezzi possibili, nel stare vicini all’attuale società e contribuire alla sua salvezza. 100 anni di storia, dunque, non si possono cancellare dall’oggi al domani e quindi bisogna fare un appello, oltre agli amministratori locali, a tutti gli imprenditori del luogo per unificare le proprie forze e creare i presupposti giusti per garantire un futuro migliore al sodalizio rossoblù. Non si può passare dalle “stelle” alla “stalla,” dopo la brillante stagione agonista 2009-2010 dove si è sfiorato il tanto atteso salto di categoria partecipando meritamente ai play-off promozione, per cui bisogna impegnarsi a cambiare in corsa, mettendo in atto anche delle strategie di mercato per rafforzare ulteriormente l’attuale organico, onde evitare di assistere ad un campionato fallimentare. La Rossanese calcio, senza sminuire assolutamente le altre realtà sportive operanti da diversi anni nel territorio, fa parte del patrimonio di una città che crede fortemente nei valori dello sport in cui i giovani possano crescere e socializzare tra loro seguendo un sogno affermandosi anche nel fantastico mondo del calcio. Non sarà facile, visto e considerato la realtà del sud Italia, ma bisogna comunque crederci e provarci in tutti i modi. Lo sport, a giudizio di molti giornalisti ed addetti ai lavori, deve sempre unire e non deve mai dividere, mettendo da parte ovviamente la violenza ed in campanilismo tra le tifoserie, in cui i valori umani e sportivi possano primeggiare in ogni momento della vita. Molti tifosi di fede rossoblù, comunque, si augurano che già da domenica prossima si possa invertire la rotta ottenendo, sia in casa e sia in trasferta, una serie di risultati utili consecutivi e che, al termine del torneo, si possa festeggiare la permanenza nel massimo campionato dilettantistico. Bisogna stare uniti e compatti, infine, per raggiungere tale obiettivo.