Tonnara di Bivona, una mostra fotografica alla scoperta dell’identità locale
Far rivivere nei luoghi gli elementi etno-antropologici di un passato importante, a riscoprire i valori dell’identità locale legata al mare ed alla pesca, utili in ogni tempo ancorpiù oggi a percepire il lavoro sacro di uomini e donne nelle Tonnare d’un tempo, le fatiche per la sussistenza, segni e riti, preghiere e canti popolari significativi come registrati negli anni ’50 dall’americano Alan Lomax che raccontano storie e speranze della semplice gente di mare.
Tutto ciò è contenuto nella Mostra storico-fotografica “Tonni e Tonnare, Tonnaroti e Rais” che rimane aperta all’interno della palazzina della Antica Tonnara di Bivona, un luogo spesso sconosciuto, ma tra i più interessanti siti italiani di Archeologia industriale marinara.
L’esposizione è corredata da interessanti pannelli, vengono illustrate le caratteristiche alimentari del tonno, gli aspetti economico-sociali della mattanza dall’età greco-romana agli anni ’60, la storia dell’imprenditoria locale e della conservazione del pescato, insieme ai dati architettonici sull’antico immobile e sulla struttura dei barconi.
L’iniziativa è organizzata dalla Pro Loco di Vibo Marina, insieme alla Parrocchia di “San Pietro” in Bivona ed all’Istituto comprensivo statale “A. Vespucci” di Vibo Marina che presenta anche un lavoro dei ragazzi proprio sulla Tonnara. Un ringraziamento va ai familiari dei rais ed a quanti amici della Tonnara a vario titolo si adoperano credendo che per tutti, ma soprattutto per la Comunità di Bivona, sia importante in estate poter avere aperto una parte dell’edificio, anche se non si può più attendere di vederlo completamente vivo e fruibile come ogni Museo d’interesse regionale-nazionale, donando al luogo sviluppo e prestigio.
L’Antica Tonnara di Bivona, estende per un’ampia superficie, appare costituita da più elementi quali la palazzina gentilizia (con la cappella dei pescatori, le stanze dei tonnaroti, la vasca lavaggio dei tonni, la zona vendita), la pregevole loggia in legno di quercia ritenuta il “cuore della tonnara” molto animata nei periodi della mattanza ed ove sono conservati ancora quei barconi in legno sopravvissuti all’incuria degli uomini già donati al Comune; la sala dei sugheri con arcata in pietra oggi saletta convegni (circa 100 posti), la casa del rais o capotonnara, le piazzette antistanti con il piccolo fabbricato un tempo deposito del sale.
In attesa, si continua a “fare la propria parte” nella difesa di un bene comune e nell’interesse collettivo, promuovendone la conoscenza ed il dialogo, denunciandone lo stato di deplorevole abbandono, incalzando e dando gli input ad Enti ed Istituzioni affinché non perdano ulteriore tempo per giungere finalmente ad una soluzione stabile e concreta che valorizzi in pieno questo importante Complesso architettonico fine ‘800 inizi ‘900, tra i pochi rimasti insieme a Favignana, spesso sconosciuto a tanti calabresi.