Segregata per tre giorni a Lamezia, arrestato a Brindisi bulgaro 52enne
È stata notificata nel carcere di Brindisi l’ordinanza di applicazione di custodia cautelare - emessa dal Tribunale di Lamezia Terme su richiesta della Procura - nei confronti di un 52 anni, bulgaro, M.M., accusato di aver malmenato e abusato della sua convivente, arrivando addirittura a segregarla in casa per tre giorni.
I FATTI risalgono alla sera dello scorso 10 luglio quando i Carabinieri di Lamezia Terme erano stati allertati dal pronto soccorso, dove era giunta una donna anche lei di origini bulgare, visibilmente scossa e con evidenti segni di percosse sul viso che le impedivano quasi di parlare.
La prima ricostruzione fatta dai militari delineava un quadro agghiacciante. I due si erano conosciuti in Bulgaria, nel dicembre 2018, e lo scorso aprile avevano deciso di tornare in Italia per cercare lavoro come braccianti agricoli.
Già dai primi mesi della loro relazione sentimentale l’uomo si sarebbe mostrato geloso e possessivo e col passare dei giorni avrebbe iniziato a diventare violento, fino ad arrivare a pesanti percosse accompagnate da continue minacce in occasione di ogni discussione casalinga.
Trasferitisi in un appartamento nella città della Piana, la situazione sarebbe degenerata. La donna sarebbe stata segregata in casa per tre giorni durante i quali l’uomo, che le aveva sottratto gli effetti personali e il cellulare, l’avrebbe ripetutamente picchiata e abusato sessualmente di lei, arrivando a tentare di soffocarla.
Fortunatamente, in un momento di distrazione del suo “aguzzino”, la vittima è riuscita a fuggire, scappando a piedi per strada, fino a quando non ha incrociato un passante al quale ha chiesto aiuto.
I Carabinieri giunti presso l’appartamento in questione non hanno trovato il bulgaro, l’abitazione era totalmente a soqquadro ed era palese che qualcuno avesse fatto in fretta le valigie per lasciare il paese. Sul pavimento diverse macchie di sangue, alcune ancora fresche.
LA FUGA IN AUTO FINO AL PORTO DI BRINDISI
Sono partite così le ricerche a tappeto dell’uomo che si era allontanato già da qualche ora a bordo della sua autovettura, un’Alfa Romeo rossa con targa straniera. Da una preliminare visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’area cittadina e dalla contestuale analisi delle celle di aggancio dell’utenza telefonica dell'uomo, i militari hanno ricavato la sua posizione: alle 3 del mattino era nel porto di Brindisi.
Immediato il coordinamento con i Carabinieri della Compagnia della città pugliese che, dopo delle meticolose ricerche all’interno dell’area portuale, effettuate in collaborazione con la Polizia di Frontiera, lo hanno rintracciato a bordo della sua autovettura mentre si imbarcava su un traghetto diretto in Grecia e hanno proceduto nei suoi confronti al fermo di indiziato di delitto traducendolo poi tra le sbarre.
A seguito della convalida e delle ulteriori dichiarazioni rese dalla vittima è stata emessa pertanto l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere per i reati di maltrattamento nei confronti di familiari o conviventi, lesioni personali aggravate, violenza sessuale e sequestro di persona.