Calendario venatorio, l’allarme del WWF: “Fauna in pericolo”
Le associazioni WWF calabresi lanciano l’allarme per la nuova legge per la “Tutela della fauna selvatica e la disciplina dell’esercizio venatorio” che in Calabria si tradurrebbe per il WWF in legge “per la tutela della caccia a discapito della fauna selvatica”. Perché per le associazioni a fare le spese della norma “saranno come sempre uccelli e mammiferi che avranno la sventura di bazzicare in Calabria tra il primo settembre (data di apertura anticipata) e il 10 febbraio (data di chiusura posticipata): ben cinque mesi e passa di guerra di aggressione in cui a scendere in campo sarà solo un esercito bene armato e il resto bersagli viventi da fucilare per passatempo”.
“Il calendario venatorio emanato dalla Regione ha infatti concesso generosamente tre giornate di anticipo rispetto alla data del 15 settembre fissata dalla legge. La Regione non ha tenuto conto neppure del divieto relativo al periodo della nidificazione e della dipendenza dei piccoli”.
Il WWF lamenta inoltre che i pareri rilasciati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), non siano stati presi in considerazione. Ben nove pagine di osservazioni critiche dei tecnici dell’Istituto Scientifico, respinte dalla Regione Calabria secondo le indicazioni dei loro fidati consiglieri. Stando al calendario venatorio , la Calabria infatti pullula di animali pronti ad essere fucilati –pardon- “prelevati”, e siccome Gazze e Cornacchie, prede notoriamente ambite dai cacciatori (?) , rappresentano l’altra piaga dell’ambiente, via libera agli appostamenti fino al 10 febbraio come ciliegina sulla torta in omaggio”.