Violenza di genere: arrestato stalker 58enne e marito violento 46enne

Reggio Calabria Cronaca

Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile di Reggio Calabria, ha eseguito due provvedimenti scaturiti dalle indagini coordinate dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e dai Sostituti procuratori Nicola de Caria e Marika Mastrapasqua, inerenti a reati di violenza di genere: un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un reggino di 58 anni, ed un’ordinanza di applicazione di misura cautelare di divieto di avvicinamento alla parte offesa nei confronti di un cittadino marocchino di 46 anni.

Entrambe le misure si sono rese necessarie a seguito di reati commessi all’interno delle mura domestiche con comportamenti aggressivi e violenti nel corso di anni di vita coniugale.

Agli arresti domiciliari, è finito B.F., 58enne reggino, responsabile di ripetuti maltrattamenti, ingiurie, minacce di morte e percosse nei confronti della moglie, reggina di 57 anni; fatti, peraltro, commessi alla presenza del loro figlio minore.

B.F. ha persistito nel tenere condotte vessatorie anche dopo la separazione coniugale: sostava spesso davanti al luogo di lavoro della ex moglie attendendone l’uscita, per avvicinarla, e si recava presso l’abitazione della donna per minacciarla con la scusa di vedere i figli. La donna è stata introdotta in un percorso di assistenza di un centro reggino ed ha trovato il coraggio di denunciare i comportamenti dell’ex marito, subiti nel corso di anni di maltrattamenti, trovando nel personale specializzato della Squadra Mobile attenti ed accorti ascoltatori.

La seconda ordinanza, disposta dal GIP Valentina Fabiani, è stata eseguita dal personale della Squadra Mobile a carico di M.B., 46enne di nazionalità marocchina residente in città, al quale è stato inflitto il divieto di avvicinamento alla moglie convivente, per aver posto in essere gravi e ripetuti comportamenti aggressivi e violenti, lesivi dell’integrità fisica e morale della donna. La vittima, sottoposta per anni ad un regime di vita vessatorio, ha trovato la forza di denunciare alla Polizia di Stato i comportamenti del marito, stanca delle violenze dovute a pretestuose accuse di infedeltà.