Estate del folklore, tintinnio di forbici: più che una danza anzi un rito con gli “Illari” peruviani
Alla 34^ Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino, presente il Perù con il Gruppo “Agrupaciòn cultural de danzantes de tijeras “Illari”, direttamente da Huachocolpa, uno dei diciannove distretti della provincia di Huancavelica.
Il gruppo “Illari” si è formato nel 2015, durante i festeggiamenti del capodanno Cristiano allorché si esegue una danza ancestrale “de las tijeras”, dal 2010 dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco, che dura per cinque giorni, in cui i danzatori mostrano tutta la loro abilità, destrezza, resistenza fisica ed agilità, eseguendo più di 300 passi e sequenze accompagnati dall’arpa e dal violino.
Ciò che rende unica questa danza, che sarebbe meglio definire “rito”, è che i danzatori usano una coppia di mezze forbici pesanti di metallo tenute nella mano destra, e con i tintinnii delle forbici seguono il ritmo della musica melodiosa. L’origine della danza rituale risale al periodo incaico o forse preincaico, quando si ballava al ritmo delle Quenas Tintyas all’epoca della semina e della tosatura dei Lamidi, ma anche come rito di ringraziamento a Pacha Mama La terra, ad Inti “il sole” e ad altre divinità.
Secondo alcuni studiosi la trasformazione della danza è da mettere in relazione con il movimento “Taki onccoy“ o canto di sofferenza, un movimento di resistenza popolare della metà del secolo XVI. Oggi si danza nelle feste religiose in tre regioni meridionali del Perù: Huancavelica, Ayacuchi e Apumaric. Questa danza ha una trasmissione ereditaria di generazione in generazione e per raggiungere i livelli più elevati, sono necessari molti anni di esercizio ed allenamento. Direttore: William Emerson Machuca Mejia “El Condenado”.