La Rêverie degli Ulivi. Echi e suggestioni di poetica costabiliana
Si chiama La Rêverie degli Ulivi. Echi e suggestioni di poetica costabiliana, la serata evento che il 27 agosto celebrerà il 95 anniversario della nascita del poeta Franco Costabile. La manifestazione è stata organizzata dal movimento culturale “Dorian – la cultura rende giovani”, il quale già nel mese di maggio si è fatto promotore di un fitto cartellone culturale nella zona di Sambiase.
La sera del 27 agosto, alle 21, nel cortile della parrocchia di San Francesco di Paola, in via della Pace, 3, a Lamezia Terme, si terrà l’evento il cui intento è quello di ridestare l’attenzione su una delle più illustri voci liriche che la Calabria ha saputo generare, un’occasione per conoscere ed esplorare i componimenti e le tematiche contenute nelle sue raccolte poetiche e per tracciare e delineare i tratti della sua personalità.
La serata seguirà il format già collaudato e sperimentato della rassegna “Dicerie Poetiche – di parole erranti e versi nomadi”, il quale prevede una libera declamazione priva di imposizioni, alla quale tutti, previa prenotazione, potranno partecipare. Verranno, dunque, lette le poesie di Costabile e versi ad egli ispirati, oltre a ciò vi saranno momenti dedicati ad approfondimenti biografici ed ermeneutici a cura di Filippo D’Andrea e Pierpaolo Sacco.
Non solamente letture ad animare la serata, ma anche momenti musicali, live-painting e altre sorprese, sempre con al centro la figura e la poetica di Franco Costabile, con la convinzione che il ricordo e la conoscenza del poeta sambiasino vada perpetrata e approfondita con cognizione di causa e non strumentalizzata a fini quasi propagandistici.
La serata avrà come ospite d’eccezione il cantautore Nino Forestieri: tra passato e presente, le sue canzoni, ci restituiscono – attraverso “fotogrammi sonori” di particolare bellezza – i suoni, gli odori, i colori di una Calabria che, sebbene tradita e ferita dai suoi stessi figli, non smette di affascinare e ammaliare quanti riescono ancora a sentirne il richiamo.
Franco Costabile, nato a Sambiase nel 1924, nella sua poesia, in due soli libri – La via degli ulivi (1950) e La rosa nel bicchiere (1961) – affronta diversi temi attinenti alla società calabrese dell’epoca, in genere con versi brevissimi, martellanti, con soluzioni linguistiche innovative sul piano formale, con una ben precisa valutazione storica, e senza il tradizionale e sterile “lamento” dell’intellettuale del Sud. Nella produzione costabiliana spicca, inoltre, “Il canto dei nuovi emigranti”, pubblicato in Sette Piaghe d’Italia (1964), insieme ai componimenti di altri autori tipo Sciascia, il quale è stato definito da Vigorelli come “uno tra i più spietati, ed ispirati, inni civili dal '45 ad oggi".
“Giocando con il nome della sua prima raccolta poetica, si è sostituito il termine “via” con “rêverie”, concetto caro al filosofo francese Gaston Bachelard – spiega Giovanni Mazzei, organizzatore dell’iniziativa e promotore del movimento culturale Dorian – da intendere come uno stato dello spirito che si abbandona a ricordi e a immagini, situazione in cui l’io, dimentico della sua storia contingente, lascia errare il proprio spirito e gode in tal modo di una libertà simile a quella del sogno, in rapporto al quale la rêverie indica, però, un fenomeno della veglia e non del sonno. Quasi un sogno ad occhi aperti, quindi, che i poeti sanno trasformare in arte e che noi tenteremo di plasmare in una momento di consapevolezza tanto letteraria, quanto storica”.