Ai Laghi di Sibari l’attore Gianluca Di Gennaro
Ai Laghi di Sibari arriva l’attore Gianluca Di Gennaro. Dopo la grande partecipazione registrata alla prima edizione del premio “Laghi di Sibari” che ha conferito riconoscimenti a Rino Gattuso, Eugenio Guarascio, Pina Amarelli e Paolo Caiazzo, il porto turistico è pronto ad ospitare altri grandi personaggi.
Questa è la volta dell’attore Di Gennaro che giovedì, 22 agosto, presenterà il libro dal titolo “Senza maschere sull’anima”. L'evento si svolgerà nell'anfiteatro dell'Esplanada, con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Sul palco Gianluca Di Gennaro converserà con il giornalista Gianpaolo Iacobini.
Nipote di Nunzio, Gianfranco e Massimiliano Gallo, Di Gennaro ha bruciato le tappe, con una carriera artistica suggellata da successi cinematografici e televisivi. Per l'interpretazione di Rosario, nella pellicola citata dei fratelli Frazzi, a soli dodici anni, riceverà diversi riconoscimenti, fra cui il Premio Flaiano.
Qualche anno dopo diventa il pupillo dell'attrice e regista Valeria Golino, che lo vuole protagonista del suo primo cortometraggio, “Armandino e il Madre”. Da segnalare, ancora, la sua partecipazione, con ruoli di primo piano, in fiction di successo Rai e Mediaset come “O professore”, con Sergio Castellitto; “Come un delfino”, con Raul Bova; “L'oro di Scampia”, con Beppe Fiorello, e alle serie tv “Il clan dei camorristi” e “Gomorra”.
Nel suo libro, scritto a quattro mani con il giornalista de “Il Mattino” Ignazio Riccio, Di Gennaro parla di cinema e impegno sociale, del resto una costante nelle storie in cui c'è la partecipazione dell'attore che qui si racconta, mettendo in luce lo spaccato umano e sociale delle periferie della città partenopea: partendo da Scampia, appunto, dove è idolatrato da tanti giovani borderline, che vivono sul filo, tra legalità e illegalità. L'attore racconta della propria esperienza diretta, a contatto con queste realtà difficili, e dell'influenza che il cinema ha nelle scelte di vita di questi suoi coetanei.
Si sofferma anche su altri aspetti della propria terra - il sud e Napoli sono al centro dei suoi interessi, artistici e personali - e mostra come un ragazzo napoletano, che non ha mai vissuto in prima persona la Napoli di Diego Maradona, Massimo Troisi e Pino Daniele, possa comunque ripercorrere la stessa strada dei suoi idoli. Non mancano spunti di riflessione anche sul cinema italiano, che sta ritrovando nuova verve proprio grazie alla crescita di una generazione di giovani registi e attori di talento.