Arte. In mostra a Cosenza le “Cartoline” di Luigia Granata
150 opere come i 150 anni trascorsi dall'Unità d'Italia cui la mostra è dedicata. Titolo piu' appropriato non poteva esserci: "Cartoline dall'Italia Unita". E sembrano delle vere e proprie cartoline quelle che l'artista cosentina Luigia Granata "spedisce" ai suoi destinatari, i visitatori che da ieri sera hanno cominciato a visionare e ad apprezzare la sua personale allestita nella sala museale della Biblioteca Nazionale, patrocinata dagli assessorati al turismo del Comune e della Provincia di Cosenza ed inserita nel Progetto "Percorsi creativi inusuali", ideato dalla storica e critica d'arte Carmelita Brunetti che dirige la rivista romana "Arte Contemporanea". Il vernissage della mostra si e' svolto alla presenza dell'artista Luigia Granata, della critica d'arte Carmelita Brunetti e degli assessori al turismo di Comune e Provincia Marco Ambrogio e Pietro Lecce. Ed e' stata proprio la critica d'arte a definire l'estro di Luigia Granata e la sua pittura: "Luigia Granata e' un'artista tout-court, a 360 gradi - ha detto nella presentazione della mostra la Brunetti. Un'illustratrice raffinata le cui opere sono ormai conosciute in tutto il mondo". Luigia Granata ha esposto, infatti, piu' volte a New York. Una sua personale e' stata ospitata a marzo del 2010 alla "Belmont Library" grazie a Daniell Wansi, che l'ha curata, e al Consolato italiano e all'Italian American Federation Greater che l'hanno patrocinata. Ma lo sbarco nella "Grande mela" non e' destinato a finire perche' prossimamente Luigia Granata e' attesa da un'altra personale, attualmente in allestimento al Centro di Cultura Italiano "Casa Belvedere", sempre a New York. Intanto si gode il successo della mostra "Cartoline dall'Italia Unita" che restera' alla Biblioteca Nazionale di Cosenza fino al prossimo 13 febbraio. In questa esposizione realta' e lirismo visionario si mescolano. Per dirla con la critica d'arte Carmelita Brunetti "il mondo di Luigia Granata e' come quello di Alice nel paese delle meraviglie. Ecco perche' bisogna entrare in contatto con le sue opere con occhi sognanti e lo sguardo pensoso". Per raccontare la sua Italia, con la sua storia e con le contraddizioni che attraversano il Paese, l'artista ricorre anche al registro ironico, malizioso e satireggiante. Le sue opere si discostano talvolta dalla pittura pura per andare in altre direzioni, complici carte pregiate acquerellate o la sovrapposizione dei materiali piu' disparati, come la pelle, le carte da gioco, con il dichiarato proposito di coinvolgere chi osserva in un caleidoscopio cromatico che evoca un bisogno irrefrenabile di raccontarsi, anche come donna e madre.