Escursionista cade in una profonda gola: si frattura la caviglia, soccorsa dal Saf
Sono dovuti intervenire gli specialisti del SAF, il nucleo speleo alpino fluviale dei vigili del fuoco, per mettere in salvo una 33enne che, nel pomeriggio di oggi, intorno alle quattro, durante una escursione lungo il torrente Butramo, è caduta in una forra - una profonda gola a pareti verticali e piena d’acqua - procurandosi una frattura ad una caviglia.
La donna è stata raggiunta nell’immediato da due colleghi escursionisti mentre la sala operativa dei pompieri di Reggio Calabria, che ha ricevuto la chiamata di aiuto, ha subito inviato una squadra del distaccamento di Bianco, oltre che il personale SAF, e nel contempo ha anche allertato il nucleo elicotteri di Catania, da dove è immediatamente decollato un velivolo per raggiungere il luogo dell’incidente.
La sala operativa ha mantenuto sempre i contatti con il gruppo di escursionisti dai quali, seguendo delle procedure standardizzate, si è fatta trasmettere le coordinate che sono state rigirate all’elicottero consentendo a quest’ultimo di raggiungere facilmente il posto, una zona molto scoscesa e difficilmente accessibile via terra.
Dal velivolo è stato così fatto scendere, col verricello, il personale del SAF che prima ha stabilizzato la frattura e poi barellato la ferita portandola a bordo.
La donna è stata trasportata così all’ospedale di Locri per le cure del caso. Gli specialisti dei vigili hanno aiutato tutti gli altri escursionisti così da farli rientrare al loro punto di incontro.