Il Vescovo di Locri tutela Polsi: “luogo di culto non di ‘ndrangheta”
Nel corso dell’omelia per la festa della Madonna della Montagna celebrata nel Santuario di Polsi il Vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva ha ritenuto doverose precisare che “Polsi è semplicemente un santuario”.
Mons. Oliva non manda giù altri accostamenti “ambigui” che vengono fatti con il luogo sacro.
"Per me è ingeneroso continuare a collegare questo luogo di culto alla 'ndrangheta, azzerando quanto da anni si sta facendo per recuperare la sua vera identità ", ha detto il vescovo.
“È un Santuario - ha aggiunto - da amare, da custodire, da tutelare da ogni interesse ed interferenza esterna. E' un luogo sacro che vuole offrire ai tanti pellegrini che lo visitano momenti di silenzio, di preghiera. La società civile ha tutto l'interesse che sia questo e che ci si adoperi sempre più nell'affermare e tutelare questa identità.”
“Quanto vorrei che Polsi divenisse simbolo del riscatto morale della nostra gente, che non accetta più di restare al di fuori delle agende politiche. Una nuova strada, più sicura, è il simbolo del riscatto di Polsi. Possiamo dire che siamo sulla buona strada ma occorre passare dalle parole ai fatti", ha concluso.