Tenta di intrufolarsi tra i portantini a Polsi, bloccato presunto appartenente alla ‘ndrangheta
Il Santuario della Madonna di Polsi torna nuovamente a far parlare, soprattutto in occasione dei festeggiamenti in corso. Questa volta però i carabinieri hanno fermato prima le possibili polemiche che sarebbero potute certamente deflagrare danneggiando inevitabilmente l’aspetto sano di un luogo di culto simbolo della Calabria, che ogni anno attira migliaia di fedeli non solo dalla regione ma anche dal resto del Paese.
Il fatto racconta nuovamente di un appartenente per vincoli di sangue ad una nota famiglia della ‘ndrangheta di Bagnara Calabra, che era pronto ad accompagnare la statua della Vergine della Montagna, violando le stringenti prescrizioni imposte dagli organizzatori dell’evento sacro e dalla diocesi, proprio per evitare intromissioni indebite nel regolare e genuino svolgimento delle funzioni religiose.
L’uomo avrebbe approfittato infatti della confusione dovuta al gran numero di fedeli accorsi stamattina al Santuario tentando di intrufolarsi tra i portatori della Madonna.
Una volta identificato dai carabinieri, impiegati nell’ambito dei servizi di ordine pubblico durante i festeggiamenti, è stato però bloccato ed allontanato dall’effige e poi accompagnato presso il presidio dell’Arma di Polsi per un controllo di rito e successivi adempimenti.
Giusto oggi, nella sua omelia, il vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, aveva tenuto a ribadire quando fosse “ingeneroso” collegare alla ‘ndrangheta il Santuario, un fatto questo e che a suo dire avrebbe azzerato quando di buono si stia facendo proprio “per recuperare la sua vera identità”e chiedendo anzi che questo luogo sacro “divenisse simbolo del riscatto morale della nostra gente” (LEGGI)