Abate (M5S Senato): “Dal Mise 12 milioni di euro al Sud e alla Calabria per l’Agrifood”
“Dal Mise 12 milioni di euro al Sud e alla Calabria per l’Agrifood. I fondi serviranno a puntare su produzione, la conservazione, la tracciabilità e la qualità dei cibi. La misura rientra all’interno dei 500 milioni stanziati dal Ministero per lo Sviluppo Economico per il settore ricerca&sviluppo”, lo annuncia Rosa Silvana Abata senatrice del Movimento 5 stelle e componente della commissione agricoltura.
“Proprio in queste ore sono in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale i due decreti del Mise con cui vengono rilanciati gli interventi agevolativi in favore dei grandi progetti di ricerca e sviluppo, con una dotazione finanziaria complessiva di oltre 500 milioni di euro. Il primo decreto rifinanzia su tutto il territorio nazionale interventi agevolativi a favore delle imprese che investono in grandi progetti di ricerca e sviluppo nei settori “Agenda digitale”, “Industria sostenibile” e nell’ambito dell’economia circolare.
“Con il secondo decreto, invece, viene definita una nuova agevolazione a favore dei progetti di ricerca e sviluppo promossi nell'ambito delle aree tecnologiche Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita. La misura si rivolge alle imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria in tutto il territorio nazionale, con una riserva di 50 milioni dedicata alle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. Sono inoltre previste agevolazioni nel settore del “Calcolo ad alte prestazioni” coerenti con la Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Nel dettaglio, 42 milioni di euro al settore “Agrifood”, di cui 12 milioni riservati agli interventi da realizzare nelle regioni "ex obiettivo convergenza": Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.
“I soggetti ammissibili sono le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria, e i centri di ricerca. Per i soli progetti congiunti (fino a cinque), anche gli Organismi di ricerca e, per i progetti del settore applicativo “Agrifood”, anche per le imprese agricole che esercitano le attività previste dal decreto”.