Meetup Crotone in Movimento: sicurezza nel centro storico

Crotone Politica

"Ridiamo dignità alla città di Crotone, sempre più mortificata e abbandonata a se stessa, dove purtroppo si è costretti a vivere in un’atmosfera stagnante. Una città tagliata fuori dalle correnti vive del pensiero e della cultura europea, dove si avverte un senso di inquietudine, di insicurezza, e in alcuni casi di terrore, anche a causa dei recenti episodi di cronaca." È quanto denuncia in una nota stampa il Meetup Crotone in Movimento

"La situazione è divenuta insostenibile. Il centro storico - si legge - è il cuore pulsante di una città, e merita di essere trattato meglio. Se si guarda con obiettività a come è ridotto quello di Crotone, abbiamo una fotografia chiara di come sta involvendo la nostra città. Da circa un ventennio qui non cambia mai nulla, se non in peggio. Molte persone, per diversi motivi, si chiedono come mai a Crotone ci siano addirittura materassi, divani e altri oggetti, lasciati sistematicamente alla meno peggio sulla pubblica via, abbandonati nei pressi dei cassonetti, rimanendo così in bella mostra per diverso tempo, perché non ci sarebbe il necessario coordinamento fra chi gestisce le isole ecologie, che raccoglie gli ingombranti, e chi fa il servizio di raccolta ordinaria quotidiana dei rifiuti".

"Questa situazione va avanti da alcuni anni, e negli ultimi mesi si è incancrenita, causando disagi fra i cittadini, andando ad incidere pesantemente non solo sul decoro urbano, e quindi sfregiando l’immagine di Crotone come città pulita, moderna e funzionale, rendendola invece, inevitabilmente, una città sporca, poco attrattiva, disordinata, ma anche e soprattutto andando a costituire un potenziale pericolo per la salute pubblica, in quanto ricettacolo di sporcizia e quindi di proliferazione di germi e batteri, ratti, eccetera, con tutto ciò che ne consegue".

"Molto probabilmente - si legge ancora nella nota - il sindaco di Crotone, il signor Ugo Pugliese, è troppo occupato a rilasciare dichiarazioni ai media in cui si pone in maniera critica nei confronti di alcuni suoi concittadini, magari percettori di misure volte a contrasto della miseria e della povertà (e che noi riteniamo meritevoli di tutela), per accorgersi di questa e di altre situazioni. Se guardiamo bene al contesto cittadino, ed alle reali potenzialità del nostro territorio, non solo quelle inespresse, ma anche e soprattutto quelle che gridano di essere salvate, si sta decretando la morte civile di una città. Riteniamo occorra valorizzare e tutelare il patrimonio crotonese, attraverso una valutazione ponderata delle risorse migliori da mettere in campo ed investire in un progetto fattivo, concreto, utile, di sviluppo, anche perché le risorse non sono illimitate. Il centro storico, che ha una vocazione residenziale, ma anche culturale, con le sue chiese, con i suoi palazzi, con le sue strutture, non può e non deve essere abbandonato a se stesso, ma deve riappropriarsi del suo ruolo di contenitore di attività culturali e promozionali di tutta la città."

"Le nuove generazioni non conoscono affatto la bellezza, la storia, la cultura dei luoghi caratteristici e storici di Crotone, dal centro storico a Capocolonna, che sono i due punti focali per qualsiasi progetto di sviluppo. I cittadini si aspettano, da chi riveste un ruolo istituzionale dal punto di vista politico, maggiore attenzione per il territorio, ponendo in essere le dovute misure a contrasto di queste situazioni. Non dobbiamo inventarci nulla, basta semplicemente fare delle scelte di buon senso e prendersi cura del nostro territorio, guardando anche a modelli virtuosi di economia circolare, di green economy e di giacimenti culturali già esistenti."

"Il silenzio istituzionale politico, seguito ad alcuni recenti fatti, - si legge infine - la dice lunga sulla capacità di reazione da parte di chi si è proposto da circa un lustrum di curare e difendere gli interessi dei suoi concittadini. Questo disordine, questo caos, a chi giova? Purtroppo questa situazione non rimane circoscritta, limitata soltanto al centro storico, ma si dilata, si espande vorticosamente, inesorabilmente, riverberandosi pesantemente su tutta la città, che appare come in trappola, e interessa tutti i cittadini."