L’Arcivescovo di Costantinopoli Bartolomeo I in visita a Rossano

Cosenza Attualità Antonio Le Fosse

Visita storica, nella giornata di giovedì 19 settembre 2019, di Bartolomeo I° (Arcivescovo di Costantinopoli e insigne rappresentante a livello mondiale delle Chiese Ortodosse) nella Città del Codex. Bartolomeo I° è stato accolto dall’Arcivescovo di Rossano-Cariati, Monsignor Giuseppe Satriano, insieme ai fedeli, ai sacerdoti, i seminaristi, i religiosi e le religiose dell’Arcidiocesi.

Hanno presenziato: il Cardinale Leonardo Sandri (Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali), Monsignor Domenico Graziani (Arcivescovo di Crotone-Santa Severina), Monsignor Francesco Milito, (Vescovo di Oppido-Mamertina-Palmi), S. E. Mons. Antonio Lucibello (già Nunzio Apostolico in Turchia), Monsignor Domenico D’Ambrosio, (Arcivescovo emerito di Lecce), Monsignor Rocco Talucci, (Vescovo emerito di Brindisi-Ostuni).

Allo storico evento hanno preso parte anche una delegazione di sacerdoti, seminaristi e laici dell’Eparchia di Lungro, il Sindaco di Corigliano-Rossano, il sindaco di Grottaferrata ed i sindaci dei Comuni dell'intero territorio diocesano. Diverse, poi, le autorità Civili e Militari. Presenti nei banchi della Cattedrale, oltre a tanti fedeli e agli anziani della Comunità "San Benigno" con sede in Rossano centro, anche gli alunni della Scuola dell'Infanzia e Primaria di Santa Chiara, del Liceo Classico "San Nilo" ed Artistico accompagnati dai loro docenti.

Nei banchi della Cattedrale erano presenti, inoltre, il Presidente del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, l'avvocatessa Marinella Grillo, l'assessore al Turismo, Tiziano Caudullo, l'assessore alla Cultura, Donatella Novellis, la consigliera comunale, Alessia Alboresi, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Rossano, il Comandante della Stazione Carabinieri di Rossano centro, il Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Rossano, il Comandante della Polizia Municipale di Corigliano-Rossano.

Il Patriarca Ecumenico era accompagnato da Monsignor Donato Oliverio (Eparca di Lungro), e dagli Arcivescovi Ortodossi, Sua Eminenza Ghennadios (Metropolita d’Italia e di Malta), S. E. Vartholomaios (Metropolita di Smirne), S. E. Ioannis (Metropolita di Zambia del Patriarcato di Alessandria d’Egitto).

“Santità - ha dichiarato l’Arcivescovo di Rossano Cariati nel corso del suo intervento - Lei è il benvenuto nella nostra terra, benvenuto a Rossano. Questa Comunità Ecclesiale è figlia nella fede della testimonianza autorevole di numerosi monaci orientali approdati su questi lidi nei primi secoli del cristianesimo. I tempi che viviamo - ha proseguito Monsignor Satriano - registrano con sempre maggiore frequenza emorragie di umanità. L’invito che ci viene dal Vangelo è proprio quello di scegliere una combattiva tenerezza, privilegiando spazi umili e ospitali per ridare vigore a ciò che è possibile per continuare a credere nella bontà. Santità, mentre torno a ringraziarLa per la Sua presenza tra noi, desidero attestare la nostra ammirazione per quanto Lei va compiendo, con questo stile, nel suo cammino apostolico. Il nostro pensiero riconoscente va al suo impegno quotidiano per il dialogo ecumenico tra le chiese sorelle, per il dialogo tra le religioni, al fine di contrastare ogni forma di violenza, e a come va attenzionando l’opinione pubblica per la salvaguardia del pianeta”.

Bartolomeo I° rivolgendo il suo saluto all’Arcivescovo Satriano e a tutti i presenti ha ringraziato per la calorosa accoglienza ricevuta e per le nobili e calorose parole di saluto rivolti.Con grande commozione – ha affermato - ci troviamo oggi nella vostra città e in questa storica chiesa cattedrale di Maria Santissima Achiropita. Il motivo nostro è doppio: da una parte per vedere le vostre stimatissimi persone e per trasmettervi l'amore e la benedizione del patriarcato ecumenico, e dall'altra per venerare il vostro tesoro, la sacra antica icona bizantina dell'Achiropita. Qui, oltre alla Madre di Dio, è intensa la presenza dei due grandi Santi della chiesa indivisa e ci fanno grazia di tanto raccoglimento: S. Efrem e San Nilo. La loro benedizione sia su tutti noi”.

“Analogamente ha valore anche il vostro secondo tesoro, il famoso Evangelario, il Codex Purpureus Rossanensis con le sue famose miniature. Sappiamo Eccellenza caro fratello Giuseppe – rivolgendosi a Mons. Satriano - che lavorate con zelo encomiabile nella vostra azione ecclesiastica e che siete attivo e uomo di amore e di mente aperta. Vi preghiamo in quest'ambito di valorizzare sempre la ricca e venerabile tradizione orientale le cui radici sono profondissime e fortissime in Calabria e si rintracciano facilmente nei cuori del suo popolo. Vi attendiamo alla prima occasione in Costantinopoli per potervi ricambiare l’amore e l’onore”.

Monsignor Satriano, prima della visita al Museo Diocesano di Arte Sacra, ha fatto dono al Patriarca di una tavola in legno raffigurante l’Achiropita con ai lati i Santi Nilo e Bartolomeo. La delegazione si è poi spostata nella sala del Codex dove il Patriarca Bartolomeo I° è stato protagonista della cerimonia dello sfoglio del Codice Purpureo Rossanese, scegliendo quale miniature da esporre: la Lavanda dei piedi e l’ultima cena. Eccellente, tra l'altro, il servizio d'ordine e di sicurezza garantito da Polizia di Stato, Digos, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale. Si è vissuta, dunque, una giornata emozionante per la visita storica di Bartolomeo I° nella Città del Codex.