Vertenza Corap, i sindacati chiedono atto di responsabilità alla politica Regionale
Alessandra Baldari, Giordano Luciana ed Elio Bartoletti, rispettivamente segretari di Cgil, Cisl e Uil, chiedono alla politica regionale un atto di responsabilità per la vicenda Corap. Le organizzazioni hanno consegnato un documento nel quale hanno chiesto maggiori tutele per i lavoratori che “oramai sono stremate da questa situazione, alla quale la Regione Calabria ha il dovere morale e istituzionale di dare seguito”.
E chiedono dunque certezza e chiarezza “per le cento famiglie coinvolte in questa crisi, che ad oggi, dopo la comunicazione con la quale il commissario Straordinario valuta l’avvio delle procedure per il licenziamento collettivo, si sentono ancora di più precari e senza un futuro”.
Per questo i sindacalisti chiedono ai Consiglieri ed alla Giunta Regionale “un atto di responsabilità nell’assumere questo onere e nel non lasciare nella disperazione totale 100 Famiglie, rammentando ancora una volta che quando parliamo del Corap ci si riferisce allo sviluppo industriale (Zes) alle infrastrutture necessarie per le attività produttive, alla depurazione di ampi territori della Regione Calabria (Vibo, Crotone, Gioia Tauro), a funzioni e compiti assegnate per Legge e finalizzate allo sviluppo delle attività produttive”.
La protesta non si ferma e lo stato di agitazione dei lavoratori prosegue, i lavoratori con i sindacati sono pronti a manifestare “la loro rabbia e la loro disperazione in tutti i modi che la legge gli consente”.
I sindacati ricordano che “sono diversi mesi che la Regione Calabria non riesce ad affrontare l’emergenza Corap, già da tempo si registrano ritardi nell’erogazione dei salari ai dipendenti”, e per ciò le organizzazioni sindacali sono intervenute, “prima con riunioni alla presenza del Commissario Straordinario e dell’Assessore Regionale, poi con la proclamazione dello stato di agitazione, e per tutto questo il 20/06/2019 il Direttore Generale comunica ai dipendenti il Default dell’ Ente”.
“Nonostante tutto ciò ancora oggi nulla è stato fatto per dare respiro ai lavoratori ed assicurare il normale svolgimento delle attività istituzionali. Oggi, dopo l’audizione della I e III Commissione Consiliare Regionale del 30/09/2019, si è ancora nella consapevolezza che la questione del Corap necessita di un sereno confronto e non di scambi di accuse, nel rispetto dei lavoratori (Padri e madri di famiglia), che nonostante la situazione di precarietà svolgono con impegno e serietà il loro compito istituzionale”.