Cfs sequestra allevamento abusivo e farmaci scaduti nel vibonese
Fa registrate sviluppi l'indagine avviata dal personale del Comando Stazione dello Stato di Spilinga (VV) su presunti casi di macellazione clandestina che starebbe interessando il comprensorio di Capo Vaticano e, in particolare, il Comune di Ricadi (VV). Proprio nel comune della costa tirrenica vibonese, pochi giorni fa, erano stati scoperti e sequestrati alcuni capi bovini, perché detenuti in assenza di documentazione che ne attestasse la provenienza. Nel corso delle stessa inchiesta, intrapresa a seguito di svariate denunce, gli Agenti del CFS, sempre nel Comune di Ricadi (VV), si sono imbattuti in un vero e proprio allevamento abusivo di animali, composto da capi bovini, ovini, caprini e suini. Il falso allevatore, identificato in tale P.A., pensionato 56enne del luogo, immediatamente sentito dal personale operante, non era in possesso di alcun codice aziendale di stalla ne' e' stato in grado di esibire idonea documentazione, utile a poter dimostrare la legittima provenienza degli animali. A fare da contorno alla vicenda le precarie condizioni igienico sanitarie in cui gli animali venivano, allevati. Gli uomini del CFS hanno constatato che tutti i capi di bestiame si trovavano rinchiusi in condizioni incompatibili con la loro natura, all'interno di ricoveri di fortuna, carenti delle piu' elementari caratteristiche per poter assicurare loro il minimo benessere. In base agli elementi raccolti e' scattato il sequestro sanitario, operato in collaborazione con il Servizio Veterinario dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, il cui personale medico intervenuto ha avviato le procedure di identificazione provvisoria degli animali, provvedendo ad apporre su ogni capo delle marche auricolari temporanee, necessarie per avviare l'iter procedurale che il caso richiede. La circostanza che ha destato maggiore preoccupazione e' stata quella del rinvenimento, in una struttura attigua alla stalla, di alcune confezioni di farmaci ad uso veterinario la cui data di scadenza era superata da ormai molti anni. La detenzione e la somministrazione di questa tipologia di farmaci, secondo le normative vigenti, - spiegano gli inquirenti - deve avvenire sotto stretto controllo delle autorita' sanitarie e ogni medicinale deve essere opportunamente prescritto da personale medico veterinario oltre che annotato su un apposito registro in dotazione all'allevatore. La distribuzione e l'utilizzazione dei farmaci negli animali sono essere inoltre subordinate ad una visita e ad una diagnosi clinica, seguita da un' apposita prescrizione. Agli Agenti della Forestale non e' rimasto che porre sotto sequestro cautelativo anche tutte le confezioni di farmaci rinvenute, informando la competente autorità sanitaria che dovrà ora emettere un'apposita ordinanza finalizzata all'abbattimento dei capi di bestiame privi della loro "carta d'identita'". La vicenda è comunque al vaglio della Magistratura che è stata immediatamente messa al corrente dei fatti con opportuna informativa di reato. Si attendono ulteriori sviluppi d'indagine e non si escludono altri provvedimenti analoghi. L' operazione è stata denominata "Vecchia fattoria".