Petilia Policastro. Giovane pusher in manette
Un movimentato pomeriggio quello di ieri per i carabinieri dell'aliquota operativa della compagnia di Petilia Policastro. Tutto ha inizio durante un normale servizio perlustrativo per le vie del centro nelle vicinanze del locale liceo scientifico, quando i militari in borghese hanno notato movimenti sospetti fra due giovani petilini di cui uno già segnalato come assuntore di sostanze stupefacenti. Quello che doveva essere un semplice controllo di routine si e' tramutato in un precipitoso inseguimento a piedi quando uno dei due all'"alt" dei militari invece di favorire i documenti, si e' dato a una repentina fuga tra i vicoli e le campagne circostanti. Sono bastati pochi minuti ai militari per risalire alle generalità del sospetto e al suo domicilio dove gli uomini del capitano Giorgio Mazzoli, lo hanno sorpreso ancora con il fiatone per la lunga corsa. Alla vista degli uomini in divisa, il ragazzo, identificato in Natale Giglio 24enne petilino disoccupato e' scoppiato in lacrime sotto gli occhi increduli dei genitori. A seguito di una accurata perquisizione domiciliare i militari hanno poi rinvenuto, abilmente occultato in una intercapedine ricavata nel sottotetto, due scatole in legno che contenevano tutto l'occorrente per il taglio e il confezionamento di marijuana e hashish: quasi due etti di droga già preparata in dosi pronte allo spaccio, bilancini di precisione, semi per la coltivazione della marijuana e cinquecento euro in banconote di piccolo taglio proveniente del commercio illecito, tutto ordinatamente diviso per qualità e tipologia delle sostanze (tra cui la qualità "skunk" particolarmente apprezzata dai consumatori di marijuana) e con tutte le accortezze per difendere la merce dall'umidità e il troppo freddo. Una fiorente attività stroncata dai carabinieri che aveva scelto proprio i dintorni del liceo petilino come piazza per lo spaccio. Il giovane, dopo una notte in cella è stato portato in mattinata davanti al giudice che che ha convalidato l'arresto, lo ha posto agli arresti domiciliari in attesa del processo.