La città di Cosenza ricorda la visita di Giovanni Paolo II alla città
“In questi giorni ricorrono i 35 anni dalla visita di Giovanni Paolo II in Calabria. 7 lustri durante i quali di acqua sotto i ponti ne è passata, ma che sono ancora vivi nella memoria di tutti i calabresi e dei cosentini. Cosenza, insieme a Lamezia Terme e Serra San Bruno, Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone e Paola, fu tra le città toccate da Papa Giovanni Paolo II. Un passaggio storico per tutta la regione che rimase a lungo nel cuore di Karol Wojtyla”. Questo il pensiero di Rosaria Succurro, Assessore al turismo del Comune di Cosenza e dello scrittore Antonio Modaffari, autore di “Giovanni Paolo II, il papa della comunicazione. Novità e cambiamenti nei 27 anni di pontificato.”
“Fa sensazione-si legge in una nota- rileggere a distanza di 35 anni, una delle riflessioni nel discorso del Pontefice in occasione della visita a Cosenza della quale riconobbe l'essere sempre stata centro di cultura e di pensiero. Disse di essere venuto in città e in provincia per rendere onore alle importanti tradizioni di fede e di cultura, ricordando la patrona di Cosenza, “la Vergine del Pilar”(la Madonna del Pilerio) e per compatrono il figlio più illustre di questa terra, San Francesco di Paola. E come non dimenticare il pensiero incisivo che Giovanni Paolo II riservò all'Università di Cosenza e alla sua importanza. Il tempo ha dimostrato la lungimiranza di Wojtyla anche su questa eccellenza calabrese ormai conosciuta in tutto il mondo. Siamo entrati nel nuovo millennio, sono passate tante cose, - conclude la nota - ma i giorni di inizio ottobre del 1984 sono ancora vivi nel ricordo di chi c’era e rappresentano un patrimonio significativo da trasmettere ai ragazzi di Calabria”.