Aneurisma scambiato per colite, muore in ospedale: scatta la denuncia della famiglia
Dopo i recenti fatti avvenuti presso l’ospedale Jazzolino, dove una bimba è morta prima di vedere la luce del giorno (QUI), un nuovo caso di mala sanità è stato denunciato dai familiari di un 79enne deceduto lo scorso settembre per un aneurisma addominale che sarebbe stata confusa con colite.
Il malcapitato, Antonio Tripaldi, un ex vigile urbano di Limbadi, - con forti dolori alla addome - era giunto il 6 settembre in codice rosso al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia dopo che la moglie, insegnante in pensione, aveva allertato il 118 dopo aver sentito il medico curante e presentato lo stato del marito.
Proprio il medico curante avrebbe ritenuto allarmante la situazione e avrebbe accennato la possibile rottura di un aneurisma addominale, invitando la donna a correre in ospedale con il paziente.
Da quanto denunciato dalla donna, giunti al pronto soccorso, la posizione del 79enne sarebbe stata però declassata a codice giallo, e la sua patologia scambiata per una banale Colite.
“Mio marito viene addirittura dimesso, ma non esce neanche dall’ospedale che si collassa sulla barella”, rivela la signora. Da qui due giorni di agonia e di sofferenza per l’uomo che, trasferito all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, è deceduto giorno 8 settembre.
Alla luce dei fatti la famiglia Tripaldi non vuole restare in silenzio ed ha dunque presentato denuncia contro i medici del Pronto Soccorso di Vibo Valentia.