Rifiuti, il sindaco Falcomatà: “Incontrare tutti i Comuni per risolvere il problema”
“La linea da tenere è quella di incontrarci, come l'Ato di Cosenza che si trova esattamente nella nostra stessa situazione, chiedendo la compensazione di questi debiti con quelli che la Regione ha nei confronti dei Comuni. Tutto questo è dimostrazione di quanto i Comuni si stiano assumendo le responsabilità di 30 anni di commissariamento sulla gestione dei rifiuti e della mancata programmazione del ciclo integrato. I nostri camion devono avere accesso agli impianti. La situazione, che affonda le radici in decine di anni fanon può essere scaricata sulle spalle dei Comuni".
È quanto afferma il sindaco Metropolitano, Giuseppe Falcomatà, che, durante la Conferenza dei Sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Oggetto dell'importante convocazione: ATO RC- Delega delle funzioni amministrative relative alla gestione del servizio di trattamento, ha provveduto a fare un excursus di quanto avvenuto nella seduta precedente e a fare il punto sulla situazione attuale.
Quindi la Conferenza ha dato mandato al Sindaco di procedere per come affermato nel corso dell'Assise. Già martedì il Sindaco Falcomatà sarà a Catanzaro.
"Quello che dobbiamo fare - ha affermato Falcomatà - è individuare il percorso da intraprendere. La volta scorsa ci siamo determinati per rientrare dalla situazione debitoria nei confronti della Regione e degli impianti di smaltimento dei rifiuti, gestiti dalla stessa, in virtù della delega. Accanto all'impegno di rientro del debito abbiamo affermato i principi di collaborazione tra enti. Abbiamo discusso approfonditamente in merito alla minaccia il tenere chiusi i cancelli degli impianti in caso di mancato pagamento, paventata dall’ente regionale, nonostante questa misura non fosse assolutamente contemplata nell'accordo. Come Sindaco e come presidente Ato ho inviato una lettera alla Regione che dal 7 ottobre ci ha comunicato per iscritto che non si occuperà più degli impianti.
“Oggi l'Ato ha formalmente rapporti diretti con i gestori degli impianti, questo si traduce in maggiore responsabilità per i Comuni in tema di ciclo integrato dei rifiuti. Un rapporto diretto non gradito dai gestori degli stessi che hanno chiuso i cancelli ai camion dei 97 Comuni. Ci troviamo in una situazione ibrida. Fondamentale sottolineare che l'Ato ha formalmente e concretamente dimostrato l'inversione di rotta perchè molti comuni hanno versato parte delle quote dovute alla Regione Calabria, il debito è sceso di oltre un milione e mezzo e la percentuale dei pagamenti è salita da 5 al 9 per cento, ma tutto questo non è bastato.