Rapinano, picchiano e minacciano un uomo per una donna: arrestati in due a Catanzaro
Due giovani di 35 e 37 anni, T.G. e S.V., sono stati arrestati dagli agenti della Questura di Catanzaro con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali.
I fatti risalgono allo scorso 12 ottobre. Intorno alla mezzanotte, una volante in servizio nei pressi di via Magna Grecia di Catanzaro ha intercettato una vettura ferma con a bordo un uomo con diverse ferite sanguinanti sul volto.
Nell’attesa dei soccorsi del 118, l’uomo, S. R., ha raccontato agli agenti di essere stato aggredito e rapinato da due soggetti che gli avevano asportato il portafoglio e due telefoni cellulari. Il malcapitato aggiungeva, tra l’altro, di essere stato colpito violentemente al volto con un casco tenuto da uno dei due aggressori, che dopo essere arrivato a bordo di un ciclomotore e colpendolo, gli aveva urlato, in dialetto locale: “devi lasciare stare P.”, frase che ha aperto una pista poiché è stata associata la possibile identità del giovane aggressore al compagno della donna.
Appresi i fatti, gli agenti hanno avviato subito le ricerche del presunto aggressore, T.G. , individuandolo proprio a bordo di uno scooter insieme alla sua compagna M. P., come appunto segnalato dalla vittima. Nel corso del controllo gli agenti notavano che le mani del T.G. erano sporche di terra e aveva le scarpe sporche da visibili tracce di sostanza ematica. Medesima sostanza è stata riscontrata sulla parte inferiore dei pantaloni e sullo stesso casco, che si presentava con la visiera spaccata e penzolante.
Ricorrendo i presupposti di legge, T. G. è stato sottoposto a perquisizione personale che dava esito negativo, mentre M. P., spontaneamente svuotava la borsa e le tasche, estraendo dalla felpa un telefono cellulare corrispondente alla descrizione di quello sottratto al rapinato.
Alla luce degli elementi raccolti, del rinvenimento del telefono cellulare e del fatto che fossero privi di documenti, i due sono stati accompagnati presso gli Uffici di Polizia.
Nel frattempo, la Vittima veniva trasportata presso il locale Pronto Soccorso a mezzo ambulanza, con a bordo uno degli operatori della Volante per prima intervenuta. Nel corso del tragitto, il predetto agente acquisiva ulteriori indizi circa il complice del T.G.. Tali preziose notizie, formalizzate con una denuncia nello stesso Pronto Soccorso, hanno consentito agli operanti di risalire alla possibile identità del complice di T.G.. Il soggetto, identificato in S.V. e pregiudicato senza fissa dimora, aveva partecipato attivamente alla rapina, svolgendo peraltro un ruolo fondamentale nell’adescare e trarre in inganno la vittima.
Infatti, oltre ad aver partecipato all’aggressione, prima dell’evento criminoso avrebbe incontrato la parte offesa in un bar di Catanzaro Lido e, con uno stratagemma, l’aveva convinta a recarsi sul luogo dell’aggressione.
Le ricerche del secondo autore sono state estese per l’intera notte per tutta la città, in particolare nei luoghi dove lo stesso, essendo senza fissa dimora, è noto trovare abituale giaciglio.
Nella prima mattinata del giorno seguente, il soggetto è stato fermato in Corso Mazzini. Sottoposto a perquisizione personale, gli era stato trovato un portadocumenti con all’interno la tessera sanitaria, bancomat e carta di credito intestati alla vittima della rapina. A seguito di quanto rinvenuto e poiché privo di qualsiasi documento idoneo alla sua identificazione, anche S. V. è stato accompagnato in questura.
I due ragazzi sono stati dunque dichiarati in arresto e, su disposizione del P.M. di turno, condotti presso la locale Casa Circondariale. Al vaglio della Procura anche la posizione della M.P..