Morte Sissy Trovato Mazza: il caso ad un passo dall’archiviazione
La morte dell’agente Sissy Trovato Mazza forse lascerà dei dubbi mai chiariti.
Il caso – aperto dopo che la giovane venne ritrovata nell’ascensore dell’ospedale civile di Venezia ferita con un colpo di pistola esploso dalla sua arma di ordinanza il 1 novembre del 2016 – è infatti ad un passo dall’archiviazione da parte della Procura di Venezia.
Secondo la Procura veneziana, dopo mirati accertamenti disposti sulla pistola e sulle celle telefoniche non emergerebbe alcun indizio che si tratti di omicidio ma solo elementi sulla tesi suicidiaria.
I familiari di Sissy, rappresentati dagli avvocati Girolamo Albanese e Mariella Sicari, fanno sapere che intendono opporsi alla richiesta di archiviazione.
Il giorno della tragedia Sissy era in ospedale per il controllo di una detenuta ricoverata in maternità, e nonostante i numerosi dubbi sia sulla dinamica che sulla vita di Sissy, erano emerse perplessità sulla tesi del suicidio. Sissy, lavorava nel carcere della Giudecca, e dopo il ritrovamento è deceduta due anni dopo, il 12 gennaio 2019.