Eroina pugliese in cambio di cocaina calabrese, la ‘ndrangheta e gli “scambi” nel barese
Uno scambio “alla pari” tra un presunto gruppo criminale pugliese e la ‘ndrangheta. Oggetto dell’accordo, se tale può definirsi, la droga: i pugliesi, per intenderci, fornivano la cocaina ed i calabresi ripagavano con l’eroina.
Nell’aprile del 2018, difatti, nei pressi dello svincolo di Mungivacca, a Bari, lungo la Statale 16, venne intercettata una Renault Clio con alla guida un 35enne di Cassano allo Jonio, Giuseppe La Regina, che trasportava 15 kg di eroina destinati appunto ad acquirenti della nostra regione.
Ma l’indagine era già partita un anno prima, esattamente nel settembre del 2017, ovvero quando la squadra antidroga della Squadra Mobile pugliese aveva arrestato un 66enne “pizzicato” con 12 panetti di eroina, dopo essere sbarcato da un traghetto proveniente da Durazzo.
Le investigazioni che ne sono conseguite, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, hanno così portato ad individuare un’organizzazione transnazionale che utilizzava degli insospettabili corrieri per trasferire l’eroina e la marijuana dall’Albania in Italia.
Nel corso delle attività sono stati sequestrati, poi, importanti carichi di droga che erano destinati ad esponenti della criminalità calabrese e siciliana.
Lo stupefacente giunto nel nostro Paese veniva stoccato in alcuni box di proprietà di un uomo, nel quartiere Superga di Trani. Immesso sul mercato - stimano gli inquirenti - avrebbe consentito di smerciare circa 80 mila dosi di eroina e oltre mezzo milione di dosi di marijuana: un guadagno per la criminalità che viene calcolato intorno ai 4 milioni di euro.
L’indagine ha inoltre permesso di documentare che vi fossero dei contatti con un’organizzazione criminale legata alla ‘ndrangheta, in particolare della zona cosentina di Cassano allo Jonio che - come detto - acquistava appunto l’eroina fornendo in cambio la cocaina.
Al termine dell’inchiesta, così, la Polizia di Bari - su ordine del Gip del capoluogo pugliese e su richiesta della Dda locale - ha arrestato tre uomini, due italiani (Davide Daddato, 51 enne di Barletta, e Umberto Di Benedetto, 43enne di Trani), ed un albanese (Emiljano Mustafa, 30 anni), indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
I due italiani si trovano ora rinchiusi nella Casa Circondariale di Trani mentre l’albanese è stato associato in una struttura detentiva della sua nazione dove resterà in attesa dell’estradizione.