Marijuana made in Calabria: laboratorio a conduzione familiare, in manette padre e figlio
I Carabinieri di Scalea hanno inferto un nuovo colpo alle organizzazioni criminali dedite alla produzione e al traffico di stupefacenti calabresi.
A pochi giorni di distanza dal sequestro di una piantagione di 150 piante di canapa indiana operato nel territorio di Sangineto (QUI) è stato infatti individuato e sottoposto a sequestro, a Bonifati, un vero e proprio laboratorio artigianale “a conduzione familiare” per la produzione ed il confezionamento della marijuana. Contestualmente sono finiti in arresto un bracciante agricolo 58enne e suo figlio 42enne.
I FATTI
La scoperta risale alla mattinata di ieri, 31 ottobre. I militari, al termine di un’articolata attività investigativa, hanno individuato un primo casolare riconducibile a padre e figlio e, entrati all’interno, hanno sorpreso il giovane mentre lavorava e preparava le singole dosi di marijuana, mentre il padre arrivava sul posto qualche istante prima dell’intervento dei Carabinieri.
Nel casolare vi erano già pronti 400 grammi di stupefacente da imbustare e 218 piante già estirpate ed essiccate ed in attesa di lavorazione. Successivamente il controllo si è spostato in altri tre casolari, ubicati tutti nelle vicinanze del primo, al cui interno vi erano tre sacchi di marijuana del peso complessivo di 12 kg.
Più in profondità vi era un locale adibito a serra, un vero e proprio artificio improvvisato, ricavato in un casolare, al cui interno erano state installate alcune stufe elettriche che avevano il compito di accelerare e facilitare il processo di essiccamento delle piantine di droga.
Nel quinto casolare, infatti, erano state appese ad alcuni fili in nylon, tipo quelli utilizzati per stendere i panni, 280 piantine di marijuana, dell’altezza compresa tra 1,5 e 2 metri di altezza, parzialmente verdi ed in corso di essiccamento. Trovati anche degli strumenti da lavoro, forbici ed attrezzi da giardinaggio e potatura.
Informata la Procura della Repubblica di Paola i due sono stati dichiarati in stato di arresto e tradotti, il padre, presso la Casa Circondariale di Paola, mentre per il figlio è stata disposta la misura dei domiciliari. Entrambi sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.