Trasporto Pubblico. Contratto in scadenza, Cgil: minacciati licenziamenti, è stato di agitazione
La Filt-CGIL Calabria, insieme a tutte le altre Organizzazioni sindacali, è stata costretta a dichiarare lo stato di agitazione di tutti i lavoratori del trasporto pubblico locale e di Ferrovie della Calabria.
Una decisione che, spiega la stessa Sigla, si è resa necessaria “perché non si hanno notizie circa il contratto di servizio” stipulato dalla Regione con le aziende di trasporto, in scadenza il prossimo 17 novembre e anche perché, “nell’attuale assenza di una proroga del servizio, e nell'attesa dell'assestamento di bilancio, circolano notizie poco rassicuranti sulla capacità della Giunta di trovare le risorse per la totale copertura finanziaria per completare l'anno in corso.”
Ad aggravare tale situazione nel confronto con le Associazioni datoriali del settore è stato comunicato alle Organizzazioni sindacali il ritardo della Regione sulla liquidazione dei conguagli per gli anni che vanno dal 2013 al 2018, il contributo per il CCNL per l'anno 2019, il saldo del 25% del contributo per il piano autobus.
Dalle Associazioni datoriali e per questi motivi, ribadisce ancora la Filt-CGIL Calabria, è stata preannunciata sin da adesso l'apertura della procedura di mobilità dal 17 novembre che il sindacato dice di non accettare, anzi respinge fermamente.
Per questo, e se la situazione non si dovesse sbloccare e se la Giunta regionale continuasse ad ignorare “la gravità del problema” e la richiesta di incontro avanzata dai sindacati sin dallo scorso 4 ottobre, dallo stato di agitazione si passerà alla mobilitazione generale dei lavoratori del settore.
“Riteniamo inaccettabile la sufficienza con la quale il Presidente Oliverio sta trattando i sindacati e i lavoratori – chiosa la Filt-CGIL Calabria - che, fino ad ora, hanno dimostrato di avere forse fin troppa pazienza e responsabilità. Inoltre, anche l'assenza di confronto sulle difficoltà finanziarie di Ferrovie della Calabria può contribuire ad alimentare problemi che possono essere affrontati e parzialmente risolti e che, in caso contrario, rischia di vanificare il necessario processo di riordino del trasporto pubblico nella nostra regione, fortemente sostenuto dal sindacato calabrese, previsto dalla legge regionale n.35 del 2015”.
“L'assessore Musmanno – conclude la Sigla - dia risposte certe alle urgenze gestionali e finanziarie non solo per la salvaguardia degli oltre 2700 addetti ma anche per modernizzare e potenziare un settore fondamentale per i cittadini calabresi.”